Scrivere un “copione” per i Musei Vaticani
Mi rendo conto che per molti ragazzi la massima aspirazione sia quella di finire in un film cinematografico o in un reality come il Grande Fratello o l‘Isola dei Famosi, senza magari conoscere la dura realtà che gira attorno.
Così presi un dischetto relativo ad uno di questi reality show che permette anche a chi è a casa di vivere queste stesse esperienze. Divenire protagonista.
Oltre a questo ho avuto modo di vedere il videogame realizzato dalla produzione di Amici di Maria de Filippi, il talent show più seguito e sognato dai giovani.
Mi piacerebbe, mi sarebbe piaciuto anche a me finire su quei manifesti che decorano le nostre città, magari reclamizzando abbigliamento o alimenti made in Parma.
Tuttavia mi rendo perfettamente conto che quella televisiva che viene offerta da Marcuzzi, dalla De Filippi è povera.
Destinata a sprecarsi se non continuamente alimentata da stupido gossip da rotocalco che magari può portare ad episodi difficili da dire .
La forma di notorietà che cerco, che desidero non è quella.
Scrivere è meglio che recitare insulsi copioni davanti ad una telecamera come quella del Grande Fratello.
Soprattutto se lo fai per organizzazioni come la Patrons of the Arts at Vatican Museums dove, con la tua creatività non solo promuovi una così celebre collezione artistica ma aiuti anche chi ha difficoltà a poterle sconfiggere attraverso l’arte collezionata dai papi nel corso di duemila anni.
Forse non riceverò un premio, nessun manifesto con la mia effige su Parma.
Magari nemmeno una ragazza attratta da un talento destinato a svanire, quello televisivo.
Preferisco così: aiutare, con quello che riesco a fare, con questo mio dono, chi ha bisogno senza doverlo fare per finta per audience ma solo per un desiderio.
Il desiderio di essere utile all’arte, all’Italia che verrà. Spero molti dei miei coetanei seguiranno questo esempio.
http://www.vatican-patrons.org/