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Turning Red – il nuovo film della Pixar del 2022

Red (Turning Red) è il nuovo film della Pixar uscito l’11 marzo sulla piattaforma Disney+.

La pellicola è il 25esimo lungometraggio e racconta la storia di Mei, una adolescente che vive a Toronto e gestisce insieme ai genitori il tempio cinese della sua famiglia.

Mei ha 13 anni, ha una normale vita da adolescente finché un giorno non si sveglia trasformata in un gigantesco panda rosso.

Da qui inizia il suo cambiamento.

 

Turning Red – la metafora dell’adolescenza

Turning Red racconta attraverso la vita della piccola Mei, il suo cambiamento e la transizione nella fase adolescenziale.

La trasformazione in panda rosso infatti, è sia una metafora del ciclo mestruale (che sanciscono il diventare “una signorina”) sia dell’insieme delle modifiche ormonali e caratteriali che sono tipiche del periodo dell’adolescenza.

Mei infatti, inizialmente viene presentata come una bambina devota ai suoi genitori, pronta sempre a non deluderli e ad assecondarli. Sua madre è molto protettiva nei suoi confronti considerandola ancora piccola. Mei però di anni ne ha 13 e quando inizia a trasformarsi in panda rosso, cambia.

Inizia ad andare contro le regole stabilite dai genitori, e si allontana dal nucleo familiare per avvicinarsi al gruppo delle sue migliori amiche.

Queste ultime, sono le prime ad accettarla per quello che è. Mentre infatti la sua famiglia, vuole che Mei faccia un rituale per chiudere il panda rosso (metafora quindi dell’indole più ribelle) in un talismano, le sue amiche le fanno capire che Mei è perfetta così, se non migliore rispetto a prima.

Turning Red- conflitto madre figlia ed emancipazione

Emerge in Turning Red uno dei processi tipici del periodo adolescenziale: La separazione- individuazione. Nei primi tre anni di vita del bambino, quest’ultimo inizia ad esplorare il mondo attorno a sé e a concepire che esiste altro oltre la figura materna.

Tuttavia, nel periodo adolescenziale, a causa delle insicurezze causate dai primi cambiamenti fisici, può presentarsi una sorta di regressione e bisogno di ritornare nel nido, per sentirsi protetti. Allo stesso tempo però emerge anche il bisogno di allontanarsi dalla figura materna e dal nucleo familiare.

Non sempre infatti questo riesce a rispondere ai nuovi bisogni degli adolescenti, che si ritrovano invece all’interno del gruppo di pari, con i quali condividono gioie e dolori, si sentono compresi e iniziano un percorso di ricerca del proprio io, della propria identità.

È questo che farà Mei, grazie al suo gruppo di amiche ed allontanandosi da sua madre.

 

Turning Red – un film di donne per le donne

Domee Shi è la regista di Turning Red, la prima a dirigere un lungometraggio Disney, e lo fa in maniera magistrale raccontando attraverso la figura del panda rosso il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, il rapporto tra Mei e sua madre (doppiata dalla grande Sandra Oh) che inizialmente è amorevole e quasi perfetto, ma con lo scoccare dell’adolescenza inizia a diventare conflittuale.

Red è un film di donne perché sono loro le protagoniste indiscusse. Dalle parenti di Mei che arrivano in massa per valutare il cambiamento della piccola di famiglia e “reprimerlo” alla madre, Ming, che da adolescente aveva avuto un rapporto conflittuale con sua madre.

Ci sono poi le amiche di Mei, Miryam, Priya ed Abby che saranno l’ancora di salvezza per la ragazza.

Le faranno presente che a loro piace il suo cambiamento, ed ogni volta che Mei si trasforma in panda dopo aver provato una forte emozione, loro sono capaci di calmarla e farla ritornare in forma umana.

Turning Red – cosa non ha funzionato?

Se dovessimo trovare degli aspetti negativi nel lungometraggio Pixar Turning Red, andrebbe detto che, sebbene di base ci sia una trama legata ad una delle fasi della vita più complicate, il racconto del rapporto madre-figlia e dell’amicizia, nel complesso il nuovo film della Pixar è banale, si direbbe idoneo per una fascia più piccola di età che tuttavia non coglierebbe immediatamente il significato profondo che vuole trasmettere.

Visto alla veneranda età dei 30 anni, ciò che si prova guardandolo è soltanto una velata nostalgia verso il passato ma anche un disinteresse, come se non ci si ritrovasse nei panni dei protagonisti.

Turning Red – la nostalgia degli anni 90

Ciò che invece da un punto in più al film Pixar è sicuramente il richiamo agli anni 90/2000. Dal Tamagotchi che Mei porta sempre con se, ai 4 Town, la prima boy band della Pixar. Chi negli anni 90 non aveva un idolo musicale? Chi di noi non aveva i poster dei Backstreet Boys o dei Take That tanto per citarne due?.

Mei e le sue amiche impazziscono per i 4 Town (le cui canzoni, tra cui “Nobody like U” sono cantante da Billie Eilish e Finneas), che Ming non approva e questo contribuisce ancora di più a creare il conflitto madre-figlia. Le ragazzine adorano il gruppo che suonerà nella loro città e fanno di tutto per racimolare i soldi per un biglietto, osannano il gruppo ascoltandone le canzoni, hanno una cotta per i membri della band.

Nel complesso Red è una pellicola divertente, nostalgica ma dal finale scontato ed infantile, non al pari di altri lungometraggi Disney più profondi ma vale comunque la pena dargli un’opportunità.

 

E voi, avete già visto Red?

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