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Camminare scalzi fa bene: benefici per il corpo e per la mente

Camminare scalzi: a noi italiani pare improponibile fuori dalle mura domestiche (e per qualcuno anche dentro casa), ma in alcuni Paesi del mondo è consuetudine. Australia, Giappone e Finlandia ad esempio, sono Paesi dove il “barefooting”, ovvero l’attività del camminare scalzi, è perfettamente accettata. Anche noi, in realtà, dovremmo iniziare a farlo più spesso: è infatti provato che i benefici sono numerosi!

Camminare scalzi fa bene, sia al fisico che alla mente. Ecco le ragioni principali per cui togliersi le scarpe il più spesso possibile.

Favorisce la circolazione

Secondo una ricerca condotta da Lamberto Manzoli dell’Università La Sapienza di Roma, camminare scalzi aiuta la circolazione, in particolare per quanto riguarda il tragitto dalla periferia (gambe e braccia soprattutto) al cuore. Questo riduce il gonfiore, e favorisce un ricambio più rapido del sangue, e quindi una maggiore circolazione di ossigeno nell’organismo.

Aiuta a combattere le malattie

Secondi i fondatori del movimento Earthing, camminare scalzi ed essere connessi alla Terra favorirebbe la neutralizzazione dei radicali liberi, e quindi limitare l’espandersi di una malattia o di un’infezione sui tessuti sani del corpo. Inoltre, camminare scalzi, a causa del contatto con il freddo del terreno, stimola la produzione di calore e corporeo rafforzando le difese immunitarie. Il risultato è una minore predisposizione a contrarre malattie quali raffreddori o influenze.

Rilassa e riduce lo stress

Camminare a piedi scalzi favorisce il rilassamento, sia dal punto di vista prettamente fisico, perché vene e tessuti non sono compressi dalle scarpe, che dal punto di vista mentale. La connessione diretta con la Terra sarebbe infatti fonte di impulsi positivi, che favoriscono il benessere psicologico e permettono di ritrovare la tranquillità e di ridurre lo stress. Un po’ come abbracciare gli alberi, dunque: si può essere scettici in merito, ma di certo la natura ha un effetto rilassante su chiunque di noi.

Dal punto di vista scientifico, la riduzione dello stress è dovuta a due motivi; innanzitutto, camminare a piedi scalzi abbassa il livello di cortisolo, ormone dello stress. Inoltre, il contatto con la Terra, carica negativamente, permette il rilascio delle onde elettromagnetiche, cariche positivamente, con cui entriamo in contatto ogni giorno. La riduzione dello stress tramite barefooting pare anche favorire l’apprendimento, il sonno e la predisposizione all’interazione positiva con altre persone!

È un massaggio naturale

Quando si cammina scalzi, si preme direttamente su tutte le terminazioni nervose dei piedi, che sono a loro volta connesse con tutto l’organismo. La pressione avviene in maniera naturale e ha lo stesso effetto benefico di un massaggio ai piedi. L’effetto è particolarmente intenso se si cammina su una superficie non completamente liscia, come può essere, ad esempio, un prato.

Migliora la postura e la muscolatura

Camminare scalzi permette di appoggiare con stabilità tutta la pianta del piede, senza le costrizioni dettate dalle scarpe, soprattutto se con il tacco o non ergonomiche. Questo favorisce la postura ed evita problemi alla schiena e alla colonna vertebrale. Inoltre, per lo stesso motivo permette uno sviluppo maggiore dei muscoli delle gambe, come cosce e glutei!

Ecco dunque i principali (ma non di certo gli unici) motivi per camminare più spesso a piedi scalzi. Potete cominciare in casa, ma, ora che l’estate si avvicina, anche qualche bella passeggiata in spiaggia o in campagna senza scarpe potrebbe diventare irrinunciabile!

 

Fonti: giovanigenitori.it

http://huffingtonpost.it

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