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Beach running : correre (o camminare) respirando l’aria di mare

“Mare, profumo di mare”

L’estate è ormai arrivata (anche se ancora non siamo al 21 giugno), ed è tempo di sole, mare, e per molte della famigerata “prova costume”, ma c’è anche chi dell’attività fisica non riesce proprio a farne a meno, neanche in vacanza: per tutti voi una buona soluzione si chiama beach running.

Correre in spiaggia: perchè fa così bene?

Photo by Bradley Wentzel on Unsplash

Fare del movimento in generale, si sa, fa bene alla salute e ci aiuta a mantenerci più energici e scattanti; in particolare la corsa mette in movimento praticamente tutti i muscoli del corpo e aiuta a bruciare calorie, riduce i livelli di stress e quindi ci fa dormire meglio, aumenta i livelli di buonumore, ci aiuta a combattere a prevenire il rischio di malattie cardiovascolari: insomma, i benefici che traiamo dal correre una o due orette al giorno al parco o sul marciapiede sono tanti, anche di più di quanto immaginiamo.

Ma quello che forse si conosce poco è che anche il luogo in cui pratichiamo attività fisica, in questo caso il running, può influenzare più o meno gli effetti a livello di salute.

Si è visto come il beach running, ossia praticare la corsa (o la camminata) sulla spiaggia, offra ulteriori benefici rispetto al normale running (o al walking) praticato nei parchi o sui marciapiedi: scopriamoli insieme.

 

Uno dei primi benefici lo si ha proprio a livello di corsa, in termini di velocità ed intensità.

Questo è dovuto alla maggiore consistenza al piede, che comporta di conseguenza un alleggerimento del lavoro di articolazioni e muscoli; l’importante è che, soprattutto se si è alle prime volte con il beach running, la sabbia sia bagnata.  

Fonte: Runnea

Un alleggerimento del carico di lavoro di articolazioni e muscoli porta di conseguenza ad una diminuzione del rischio di infortuni a carico di tendini e legamenti : questo perchè correndo sulla sabbia, anche i più piccoli muscoli di caviglie, ginocchia e piedi vengono sollecitati a lavorare  più duramente, e se l’allenamento è continuo, questo porta anche ad un loro rafforzamento, che  aiuterà a prevenire le comuni lesioni che si verificano quando si corre nei parchi o in generale per strada.

Correre, ma anche solo camminare sulla sabbia ha senza dubbio un minor impatto rispetto a quando lo si fa su strada, in quanto fornisce una superficie più liscia.

Massima resa, con il minimo sforzo.

Fonte : OK Salute

Se pensate che correre sulla sabbia, essendo meno faticoso, faccia bruciare meno calorie, vi sbagliate e di grosso anche.

Infatti correndo sulla spiaggia si brucia il grasso due volte più velocemente rispetto alla stessa attività  svolta sul marciapiede o al parco. Quindi, se volete perdere peso in poco tempo, correre sulla spiaggia vi può aiutare.

Correre in libertà: alla scoperta del “barefoot”

Fonte immagine: Daily Mail

Un’altra forma di beach running un pò più “naturale” è il cosiddetto barefoot  termine inglese che letteralmente significa “a piedi nudi” : sì, correre (o camminare) sulla sabbia a piedi nudi.

Una pratica sportiva molto comune, che ha sì i suoi benefici, ma anche molte complicazioni: scopriamoli insieme.

Uno dei primi benefici del beach barefoot è senza dubbio dato dal fatto che la sabbia, essendo particolarmente instabile, va a stimolare con un massaggio plantare il nostro piede.

Questo provoca un riassorbimento del sangue che ristagna nella zona delle gambe e dei piedi, donando subito un senso di sollievo, la stanchezza diminuisce e ci sentiamo più in forma.

A questo vanno aggiunti i già citati benefici legati alla prevenzione di problematiche alle articolazioni e soprattutto alla colonna vertebrale, a vantaggio della nostra postura.

Si sa che camminare o correre scalzi nasconde sempre delle insidie (altrimenti perchè da piccoli le nostre mamme ci dicevano “non camminare scalzo/a in giardino…” ?), e questo vale anche se lo si fa in spiaggia.

 

 

Fonte: Pixabay

 

Insomma, ci si rilassa camminando o correndo, si bruciano calorie e si prende pure la tintarella: che meraviglia questo beach running (o walking).

 

Ma una domanda sorge spontanea: quali sono le scarpe più adatte?  Optate per le scarpe running minimaliste (note anche barefoot shoes), ossia scarpe a cui sono state tolte le strutture di sostegno al piede e finalizzate a rendere la corsa il più naturale possibile.

Fonte: Six Jibe Sport

Inoltre con questa tipologia di scarpa il piede è libero, soprattutto nella zona delle dita che sono l’ultimo aggrappo a terra alla conclusione della fase di spinta.

(Per saperne di più, cliccate qui)

SITOGRAFIA:

Running Addicted

The Running Bug

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