Mi chiamo Penny.
Ho 34 anni, una coinquilina troppo zen, un gatto giudicante e un talento naturale nel peggiorare situazioni già compromesse.
Non sono una life coach. Non so meditare, non bevo acqua tiepida al limone al mattino, e ho smesso di seguire pagine motivazionali dopo che una, sotto un post sulle relazioni tossiche, mi ha scritto: “Ma sei sicura che non fosse un riflesso del tuo dolore interiore?”
Cosa rispondi a una così? Che forse sì, ma quello stronzo comunque mi ha bloccata su Instagram il giorno dopo avermi detto “mi fai bene”?
Ecco, questa sono io.
E se ti somiglia anche solo un po’, questa rubrica è anche per te.
Quando ho iniziato a scrivere Non è colpa tua (ma forse sì), non avevo nessuna pretesa.
Non volevo insegnare niente.
Volevo solo dire la verità.
O almeno, la mia.
Volevo scrivere una storia che assomigliasse alle nostre, con tutte le contraddizioni del caso. Quella sensazione di dover essere sempre forti, sempre risolte, sempre lucide, quando invece dentro siamo un puzzle di tentativi. Alcuni riusciti. Altri meno.
Volevo parlare del vuoto che si sente quando una relazione finisce e tutti ti dicono “ne troverai un’altra” come se bastasse cambiare app.
Di quando ti sembra di essere tu quella sbagliata, perché ami troppo, parli troppo, senti troppo.
Di quel momento in cui ti rendi conto che nessuno verrà a salvarti, e allora ti rialzi in silenzio, ti lavi la faccia, ti fai un caffè e torni a vivere. Magari anche solo per oggi.
Ecco perché è nato il romanzo.
Ecco perché nasce Il lunedì di Penny.
Questa rubrica non è una guida.
È un promemoria. Un abbraccio con le parole. Un “anche io, anche io ci sono passata”, detto senza giudizio e con un po’ di ironia.
Perché ridere delle nostre disgrazie è l’unica cosa che non ci toglieranno mai.
Perché la lucidità viene dopo, ma nel frattempo servono parole, non silenzi.
E perché non sempre abbiamo voglia di affrontare tutto da sole, anche se poi da sole ci siamo sempre rialzate.
E ora veniamo al punto.
Il mio curriculum sentimentale è un disastro.
Non nel senso ironico di chi dice “eh vabbè, qualche scelta sbagliata” e poi si sposa a 29 anni con il fidanzato del liceo.
Io parlo di blackout emotivo, blackout vero.
Di vuoti di corrente affettiva. Di amori che sembravano iniziare e invece erano solo delle prove tecniche di trasmissione.
Di persone che sembravano presenti ma erano solo rumori di fondo.
A un certo punto ho pensato che fosse colpa mia.
Che avessi un modo sbagliato di stare nelle cose, di amare, di parlare, persino di scrivere i messaggi.
Per anni mi sono chiesta: che cos’ho che non va?
Poi un giorno ho smesso.
Non perché avessi trovato la risposta. Ma perché, per la prima volta, mi sono fatta un’altra domanda:
e se invece avessi qualcosa che vale?
Anche solo per me?

Ecco cosa troverai qui, ne il lunedì di Penny:
Una donna qualunque che scrive. Che riflette, esagera, racconta, si mette a nudo.
Che prova a fare ordine tra emozioni, storie, pensieri, e magari nel frattempo ti fa anche ridere.
Una che ha perso la testa per uomini sbagliati, ma anche per serie tv, muffin al cioccolato e sogni impossibili.
Una che ha pianto troppo e dormito troppo poco.
Una che, ogni tanto, fa pace con se stessa. E poi ci riprova il giorno dopo.
📝 Cose da fare oggi (secondo Penny)
- Smettere di chiederti se sei abbastanza. La risposta è sì, e comunque nessuno ha il libretto d’istruzioni.
- Rispondere solo ai messaggi che non ti fanno venire l’ansia. Tutto il resto può aspettare. O sparire.
- Guardarti allo specchio e scegliere un punto che ti piace. Uno solo. Ma oggi si inizia da lì.
- Cantare a voce alta una canzone imbarazzante mentre ti prepari. Il primo passo verso l’autostima è fregarsene.
- Dire di no a qualcosa che non vuoi fare. Anche se sembra brutto. Soprattutto se sembra brutto.
- Bere un caffè pensando a niente. Niente multitasking. Solo tu, il caffè, e magari Brian che ti giudica.
- Scrivere un messaggio gentile a un’amica. Perché l’amicizia è l’unica relazione in cui nessuno ti dice: “Ci sentiamo quando ho tempo”.
- Rileggere questo articolo quando ti verrà voglia di giustificarti con qualcuno che non lo merita.
Se oggi ne spunti anche solo uno, sei già a buon punto.
E se non riesci… ci vediamo lunedì prossimo.
Qui, con Penny.
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