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Povere Creature – 2 grandi motivi per guardare il film con Emma Stone

Povere Creature

Povere Creature fonte tmdb

Opera del regista greco Yorgos Lanthimos, e tratto dal romanzo omonimo del 1992 di Alasdair Gray, Povere Creature è il prossimo film che devi guardare se vuoi immergerti in qualcosa di grottescamente bello. Non è un caso se Emma Stone si sia conquistata la sua statuetta e se la pellicola sia stata premiata per la miglior scenografia e migliori costumi.

In un viaggio dalla Londra vittoriana ad una futuristica Lisbona, assistiamo al grande percorso di emancipazione di Bella Baxer. Nata da un esperimento del dottor God Baxer,  inizialmente  la ragazza assomiglia ad un robot primo di emozioni, che si muove incosapevolmente all’interno di un corpo che non le appartiene, ma la vediamo diventare una persona con delle proprie idee, capace di uscire dal controllo altrui per entrare in possesso delle proprie facoltà mentali.

Bisogna entrare completamente nella testa di Bella Baxer per capire chi sia davvero e comprendere il senso profondo espresso da Povere Creature. Fulcro delle vicende potremmo dire è la scoperta del corpo, dell’essere donna. Inizialmente Bella è come un oggetto, creato, che vuol essere venduto al primo offerente. La ragazza vive nella bolla in cui è nata, senza aver mai conosciuto altro al di fuori delle invenzioni del padre stesso, una sorta di dottor Frankenstein permeato da traumi infantili che hanno inciso profondamente sul suo essere. Il primo uomo che conosce è Max (Ramy Youssef), al quale suo padre, il dotto Baxer (Willem Dafoe) vuole darla in sposa, non appena si accorge che Bella si trova nella sua fase di scoperta dei piaceri sessuali.

Povere Creature fonte tmdb

Povere Creature -“Mi sono avventurata e non ho trovato altro che zucchero e violenza”

Proprio per questa prima scoperta di sé, Bella non accetta davvero di sposarlo, non sapendo fondamentalmente neanche cosa voglia dire essere moglie. E’ qui che comincia il suo cambiamento. Conoscerà infatti Duncan (Mark Ruffalo), che sebbene si rivelerà come la classica figura del padre-padrone, assetato più di ricchezza, possesso, ed avventure, che d’amore e intelligenza, permetterà a Bella di capire cosa vuol dire essere donna. La vediamo crescere, passare dall’essere un adolescente alle prese con le sue prime volte (voler fare continuamente “furiosi sobbalzi”, provare alcol e cibi “vietati”) all’essere una donna che può decidere a chi vuole concedersi, con chi intrattenere relazioni amicali ed amorose anche occasionali. Ma soprattutto, Bella impara a sentirsi padrona di sé, senza avere accanto qualcuno che le impedisca di fare ciò che vuole, sbagliando e provando felicità e dolore. Ed Emma Stone, riesce ad incarnare alla perfezione il ruolo di questa ragazza. Il primo grande motivo per cui Povere Creature merita di essere visto.

Ma non solo. Il secondo grande motivo per cui guardare Povere Creature è nel suo messaggio. Il film è un inno alla libertà, alla riappropriazione di sé, alla comprensione di essere chi si vuole e non chi gli altri vogliano che tu sia. Un messaggio che ci viene raccontato senza scendere nella perversione, rendendo il sesso e la scoperta del piacere femminile non un tabù ma un processo normale della crescita; un messaggio che ci viene propinato in maniera grottesca e divertente, portandoci in un viaggio scenografico da una classica Londra ad una Parigi innevata, percorrendo l’intera Europa fatta di tramonti mozzafiato, territori che raccontano storie che spesso, presi dal proprio egoismo e dalle proprie passioni, si ignorano, fatta di meraviglia e profonda tristezza. “Dobbiamo sperimentare ogni cosa. Non solo il bene, ma anche il degrado, la tristezza… così possiamo conoscere il mondo. E quando conosciamo il mondo, allora il mondo è nostro”. dice Swiney a Bella e forte di questo, la donna tornerà a casa con nuove consapevolezze, pronta anche, dopo essersi trovata ed amata, all’amore ed il bene vero.

 

 

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