Gli anni 90, anni d’oro per la commedia comica classica e istantanea, con cui Jim Carrey ha plasmato la sua carriera, diventando uno tra gli attori comici più apprezzati al mondo.
Con l’arrivo di Sonic the Hedgehog 2 nelle sale, Jim si ritrova in un territorio un tempo familiare come re del box office.
L’ultimo decennio lo ha visto fare un passo indietro dalle luci della ribalta che una volta dominava, nel 1994, ottenendo un enorme successo.
1994, Le origini del successo
Nel 1994, Jim Carrey era popolare per essere il pazzo bianco dello show comico In Living Color.
Il suo personaggio più iconico era “Fire Marshall Bill“, un vigile del fuoco pazzo che finiva bruciato o mutilato in ogni sketch. La comicità fisica e le movenze esagerate di Carrey divennero un simbolo, per uno stile di commedia che avrebbe completamente cambiato il panorama del cinema negli anni ’90.
I produttori notarono le sue performance strampalate e lo lanciarono in Ace Ventura: Pet Detective, la storia di un detective che risolve i casi di animali scomparsi assunto per trovare la mascotte dei Miami Dolphins. Nelle mani di Carrey, quella stupidità alla base del film è diventata l’elemento chiave che l’ha fatto funzionare.
Una premessa assurda aveva bisogno di essere guidata da una personalità altrettanto assurda per diventare credibile.
Il pubblico non aveva mai visto nessuno come lui prima. Era un mix di Jerry Lewis e Robin Williams.
I suoi movimenti improvvisati e sopra le righe (come nella scena in cui parla letteralmente dal suo sedere), le espressioni facciali e l’interpretazione lasciavano gli spettatori scioccati e in preda alle risate.
Uscito nel febbraio 1994, Ace Ventura: Pet Detective fu un successo a sorpresa, incassando 107 milioni di dollari in tutto il mondo e diventando il numero uno al box office per quattro settimane.
Ogni adolescente in America andava in giro citando le assurdità di Ventura e ancora adesso alcune frasi permangono nonostante il tempo.
The Mask, icona della follia
Il film successivo di Carrey, The Mask divenne il veicolo perfetto per l’attore per incanalare l’idea comica di pazzo. Scritto appositamente con Carrey in mente, il film racconta la storia di un triste cassiere di banca di nome Stanley Ipkiss che trova una magica maschera di legno. Quando la indossa si trasforma in uno sfumeggiante e e malizioso combattente del crimine, dal viso verde.
Ciò che ha spinto il film oltre ciò che Carrey ha realizzato in Ace Ventura è stato l’uso dei suoi effetti speciali nominati agli Oscar.
L’abilità nel dare un ritratto così comprensivo del perché un uomo vorrebbe così disperatamente essere trasformato, ha tirato fuori la vena drammatica cui Carrey darà sfogo nei suoi ruoli successivi.
Scemo e più scemo: comicità al primo posto
A completare l’anno è arrivato il re dei film stupidi, Scemo e più scemo. In questo film, due idioti fanno un viaggio in macchina per restituire una valigia a una donna per cui il personaggio di Carrey ha una cotta, completamente ignari del fatto che la valigia è piena di soldi per il riscatto del marito rapito della donna e che i rapitori inseguono il duo.
Il personaggio dai capelli a scodella, inaspettatamente funziona.
In Ace Ventura e The Mask, è Jim Carrey l’assoluto protagonista. In Dumb and Dumber, l’attenzione non è solo su di lui. Ha una spalla, l’Harry Dunne di Jeff Daniels, che potrebbe eguagliare il suo genio comico.
I due hanno giocato perfettamente l’uno contro l’altro, dalle loro semplici interazioni al cantare per un aspirante assassino, al loro temporaneo litigio che porta Lloyd a correggere il drink di Harry con del Turbolax.
In genere, la comicità di Carrey è talmente intensa che lo spettatore non può vedere nessun altro oltre a lui quando è sullo schermo. Qui è stato in grado di fare un passo indietro e lasciare che qualcun altro brillasse insieme a lui.
Scemo e più scemo guadagnò 247 milioni di dollari, chiudendo il 1994 con tre settimane consecutive al primo posto.
Come Ace Ventura e The Mask, anche questo film continua ancora oggi a permeare la vita quotidiana degli allora giovani spettatori, confermando ancora una volta quanto Jim Carrey avrebbe cambiato il corso del cinema.