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I Cartoni animati possono far paura agli adulti?

Cartoni che fanno paura da adulti: esistono davvero? Quando ripensiamo alla nostra infanzia, tutti noi abbiamo avuto almeno un cartone che da piccoli ci ha fatto paura, a causa ad esempio di un cattivo, o di una scena brutta o triste, capaci a volte di segnarci per anni, ad alcuni per tutta la vita.

Purtroppo bisogna allontanarsi dal luogo comune che il “cartone animato” sia associato per forza ad un mondo magico a misura di bambino, dove la paura, la violenza, la morte non esistano.

Solo che poi si ci trova talvolta a riguardare questi film, magari insieme ai nostri figli,e ci troviamo insolitamente ad avere paura, stupendoci di come allora i nostri genitori ce li abbiano fatti vedere.

Cartoni che fanno paura da adulti: gli indimenticabili

Coraline

Personaggi con arti lunghi e allampanati e corpi sproporzionati vagano per strane case buie e boschi, fantasmi e la raccapricciante bambola del personaggio principale: già basterebbero questi elementi di questo cartone a fare spaventare anche l’adulto più impavido. Tuttavia ci va messa anche la trama, la storia di questa bambina,che trascurata dai genitori, s’imbatte in un mondo solo all’apparenza fatato, ma che presto si rivela oscuro.

La collina dei conigli

Quando pensiamo ad una storia di coniglietti viene subito una sensazione di tenerezza. Ma questo cartone, tratto dall’omonimo romanzo di Richard Adams, che racconta la ricerca da parte di un gruppo di conigli di una nuova casa dopo che la loro è stata distrutta dagli umani, di tenero può avere solo la trama, che fa da contorno ad una serie di disavventure anche tragiche a cui vanno incontro i vari personaggi.

Anche i cani vanno in paradiso

Quanti di noi da piccoli non si sono emozionati e commossi almeno una volta con la storia di Charlie  pastore tedesco che muore ucciso da un rivale a 4 zampe e si trova in paradiso, dal quale tuttavia vuole e riesce a scappare, per farla pagare a chi l’ha ucciso. Una trama in apparenza struggente,se si pensa ad esempio all’incontro e il legame di Charlie con, Anne-Marie, una bambina capace di parlare con tutti gli animali, ma che ruota tutto attorno a temi forti, come la morte,oltre che il consumo di alcol.

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