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Il Covid-19 e la scuola, l’esperienza di Ilaria, studentessa post-Dad

L’effetto Covid-19 e la scuola          

Il Covid-19 ha cambiato tutto.

Dall’ambito sanitario, al lavorativo, dalle nostre giornate, al praticare il proprio sport, dal proprio impiego, all’ambiente scolastico.

Essendomi trovata a scuola in piena pandemia mentre ancora frequentavo la quarta elementare, ho dovuto apprendere le nuove regole per contenere l’emergenza Covid-19.

Sinceramente, mi sento davvero fortunata di aver avuto 10 anni e non di meno, perché, se io fossi stata più piccola, mi sarei trovata in serie difficoltà. Questo perché, non avendo capacità di ragionare come un adulto, non avrei compreso la gravità della situazione.

Oso solo immaginare cosa pensano i bambini, che ormai, abituati da due anni ai distanziamenti, all’evitare il contatto ravvicinato, all’igienizzazione delle mani in continuazione, potrebbero credere che questi saranno gli aspetti per tutta la vita.

covid-19-e-la-scuola fonte: pixabay

9 marzo 2020: DAD, connessione a distanza, mascherine

Ecco le quattro parole chiave che hanno inciso nella la nostra vita: DAD, connessione internet, distanza, mascherine.

Nel 2019 l’anno scolastico, iniziò regolarmente, e pensandoci oggi, non avremmo mai immaginato ciò che ci avrebbe atteso 5 mesi dopo. Fu così che il 9 marzo i cittadini furono colpiti dalla terribile notizia: l’Italia era entrata in lockdown.

Pensavamo che quello che stava accadendo attorno a noi non fosse grave. In TV, però, si iniziava a parlare sempre più spesso del Covid-19, i casi aumentavano da un giorno all’altro. Era una vera e propria pandemia. Dal giorno seguente ho smesso di frequentare le lezioni in presenza, e sono stata costretta a svolgerle online tramite la DAD, che sicuramente tutti già conoscete.

I problemi erano e sono molti. La connessione internet spesso scarsa ha determinato la difficoltà a seguire le lezioni, e il fatto che tutto si svolgesse attraverso lo schermo non permetteva il contatto fisico con i propri compagni. Era impossibile scrivere alla lavagna o fare semplici esempi pratici. Alcuni studenti erano purtroppo sprovvisti di materiali per praticare la didattica a distanza come computer o  tablet ed erano costretti a sfruttare i piccoli schermi degli smartphone.

Quindi, per sopperire a queste problematiche, i genitori hanno richiesto la possibilità di scelta nella frequentazione in presenza o la pratica della DAD. Fu emanata la legge che lo permetteva e io scelsi subito di tornare in presenza.

Tuttavia, a causa dell’emanazione di questa legge, noi alunni e i docenti abbiamo combattuto con le difficoltà del caso. Innanzitutto, il tempo impiegato ogni mattina per aprire la piattaforma per collegarsi; oppure, per la mancanza sentita dai docenti nel rapporto con i propri alunni, e la nostalgia del compagno di banco per noi scolari. Inoltre, i problemi di connessione obbligavano a spiegare gli argomenti ripetute volte.

Mascherine, tra Covid-19 e la scuola: le conseguenze nei rapporti sociali e salute

Le mascherine hanno influenzato i nostri rapporti sociali, partendo dalle difficoltà nel capire le parole, causa di disagi durante i dialoghi. Anche nell’ambito scolastico, soprattutto durante le interrogazioni, o nei semplici interventi degli alunni, la situazione era la medesima.

Le mascherine hanno anche danneggiato la nostra salute? Riguardo la mia esperienza, subivo forti mal di testa a causa del respirare per ben 8 ore la mia stessa anidride carbonica, ma ciò non rappresenta l’unico problema dato che altri hanno accusato male alle orecchie dovuto agli elastici dei dispositivi di protezione troppo stretti.

covid-19-e-la-scuola fonte: pixabay

Il mio augurio per tutti

Il 16 settembre ho iniziato la mia nuova esperienza nella scuola secondaria e fortunatamente non siamo in DAD. La mia speranza è quella di  finire questo anno scolastico come 3 anni fa, con abbracci, senza mascherine e distanziamenti, felici e liberi.

Concludo così la mia esperienza a scuola con l’arrivo del Covid-19, augurando a tutti di ritornare finalmente alla normalità.

 

Ilaria Sava, 1 media, Secondo Istituto comprensivo “Buonsanto” di San Vito dei Normanni

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