
Google contro l’inquinamento: AI Impact Challenge cos’è?
Quella di Google contro l’inquinamento climatico non è una “guerra” che può essere vinta in solitaria.
L’Intelligenza Artificiale può concretamente aiutare a risolvere i problemi di un futuro ormai non troppo lontano, e grazie alla collaborazione con studiosi, tecnici e organizzazioni, si possono creare soluzioni pratiche per affrontare difficoltà complesse come quelle derivate, ad esempio, dall’inquinamento atmosferico.
La collaborazione tra realtà differenti, accomunate dalla visione innovativa dell’Intelligenza Artificiale, è alla base del progetto “Google AI Impact Challenge“.
Questo è un programma con cui Google.org supporta, con formazione e finanziamenti, startup che hanno idee e approcci diversi per risolvere i problemi che affliggono la nostra società, grazie all’Intelligenza Artificiale.
Inquinamento atmosferico, decarbonizzazione dei trasporti, accesso semplice alle fonti energetiche rinnovabili, sono solo alcune delle tematiche coinvolte in questo progetto di Google contro l’inquinamento, in cui la tecnologia trova applicazione in modo innovativo, risolvendo i problemi in maniera efficace e destinata a durare nel tempo, grazie ad approcci totalmente nuovi.
Clima, ma non solo.
Tra i 20 vincitori troviamo progetti volti al monitoraggio delle foreste pluviali, altri dedicati all’ottimizzazione dell’irrigazione e delle risorse agricole, altri ancora pensati per migliorare l’efficienza dei soccorsi nei grandi centri abitati oppure per migliorare la qualità della vita delle persone sordomute.
Unico obiettivo comune: la creazione di un futuro più sostenibile.
L’IA di Google contro l’inquinamento dell’aria in Africa: il caso Uganda.
Tra i 20 progetti selezionati possiamo trovare quello del team del Dr. Engineer Bainomugisha della Makere University di Kampala, Uganda: un’idea innovativa, a basso costo, per monitorare l’inquinamento
dell’aria.
I sistemi tradizionali sono molto costosi e l’inquinamento atmosferico è un grave problema, in una città come Kampala, in cui sono situati il 32% degli impianti di produzione del Paese.
A complicare la situazione, oltre alla mancanza di fondi, c’è anche la scarsità di risorse.
Gli impianti tradizionali hanno costantemente bisogno di essere collegati ad una alimentazione elettrica e ad una rete wi-fi; la presenza costante di parecchia polvere, poi, non facilita il tutto.
Grazie ai fondi, alla formazione ed al supporto tecnico ricevuti da Google AI Impact Challenge, il team del Dr. Engineer ha creato AirQo: un dispositivo progettato per operare, trasmettere dati e resistere nella realtà africana, caratterizzata da condizioni climatiche estreme e risorse limitate.
Google contro l’inquinamento: la partnership di Google e Aclima.


