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Bombshell: 3 donne nel post-MeToo, la rencensione

Bombshell con Charlize Theron, Nicole Kidman e Margot Robbie. Un cast davvero esplosivo per un film che grida disperatamente in un periodo post-MeToo.

Quello che accade dopo il MeToo rispecchia fortemente le ferite ancora aperte, così come fanno gli spettacoli televisivi, tra cui Bombshell rappresenta al meglio il momento in cui si inizia ad apprendere la lezione.
Il capolavoro nasce grazie all’abilità e genialità del regista, Jay Roach, di mescolare i toni assunti dai protagonisti del film, destreggiandosi tra questi senza sforzo alcuno.
Alcune scene colpiscono, soprattutto quando i protagonisti si rivolgono direttamente alla camera. Una tra queste, è quella del primo atto, quando Nicole Kidman, l’ex-anchor di Fox News gretchen Carlson, escogita una srtategia con i suoi avvocati per riuscire ad abbattere Roger Ailes.
Roach ha fatto una vera e propria transizione dopo il successo ottenuto con “Austin Powers” e “Ti presento i miei”, con un power up dato anche dalla scelta di Barry Ackroyd come direttore della fotografia, la cui camera riesce ad enfatizzare i sentimenti, dando un grande senso alla storia.
La mossa di Ackroyd è stata quella di scattare da lontano, sfruttando lenti lunghe, che hanno permesso all’attore di esibirsi senza per forza avere una fotocamera troppo vicina al loro viso.

Bombshell è un film vincente?

Bombshell- The Web Coffee

Per un film che pone l’accento sulle performance dei suoi personaggi, Bombshell compie una serie di mosse intelligenti. Mentre la maggior parte dei dialoghi verterà attorno al trio delle star che condurranno le vicende, una scena in particolare ha colpito, soprattutto perchè riesce ad intrufolarsi nella mente dello spettatore. Una giovane produttrice di nome Kayla, interpretato da Margot Robbie, viene convocata nell’ufficio di Alies, al secondo piano dell’edificio Fox di New York. Ella è una giovane donna ambiziosa e desiderosa, che adora il brand giornalistico e la fama di cui gode la Fox e sogna di riuscire un giorno di far parte della rete.

Alies, come si evince durante lo svolgimento della trama, ha una reputazione negativa, a causa dei comportamenti inappropriati nei confronti delle donne. I racconti sulle sue molestie sono state sussurrate in sala stampa per molti anni.

Allora, quando Kayla decide di bussare alla sua porta, sorridente e con un breve testo già preparato, non si può che aspettare il peggio da lui. Il motivo per cui questa scena resta impressa è data dal fatto che ad un certo punto, è lo spettatore a temere per la giovane, a preoccuparsi di lei, come se in quel momento si trovasse lì, tra i due, totalmente impotente. Per questo motivo, quando Ailes chiede a Kayla di alzare il vestito, siamo già rassegnati all’inevitabile e non possiamo che compatire la ragazza e il suo stordimento che la rende incapace di reagire.

Kayla si rende, inconsapevolmente, portavoce di tutte le decine di donne che Ailes ha probabilmente vittimizzato, rimaste, però, ancora oggi senza voce.

Cosa abbiamo imparato da Bombshell?

Bombshell pone domande importanti sul potere, sul consenso e, soprattutto, sulle conseguenze del potere. Le risposte che ci vengono date non sono così scontate quanto si possa pensare. Infatti, anche se tutti i componenti della redazione erano a conoscenza del comportamento di Ailes, nemmeno uno di loro ha deciso di compiere qualunque azione possibile per fermarlo, nonostante la maggior parte fosse in grado di farlo.

Bombshell, la recensione

Il film mostra come la redazione della Fox fosse un ambiente tossico, in cui ogni singolo veniva spogliata della propria individualità, venendo, oltretutto, trattata come una merce sacrificabile. Solo una donna, che non vi riveleremo per evitare spoiler, è riuscita a rendersi conto di non avere davvero nulla da perdere, facendo partire una battaglia contro Alies. Così facendo, proprio lei riuscì a togliere potere a chi aveva avuto la meglio su di lei per troppi anni.

Il suo coraggio è stato d’ispirazione per molti anni e si spera che Bombshell possa compiere questa forte azione di sensibilizzazione.

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