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Colorare: un piacere terapeutico e liberatorio

Quante volte vi è capitato da bambini di ritrovarvi a colorare con vostra madre, nelle serate d’inverno accanto al camino? E quante volte vi siete rilassati facendolo? Ma soprattutto, vi siete sentiti più liberi? Se la risposta è sì, vi spiego il perché.

“La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi”

Danny Kaye

Negli ultimi anni sono stati effettuati degli studi proprio sull’arte del colorare, in quanto anticamente essa veniva considerata solo come un compito affidato ai più piccoli. Recentemente invece quest’arte è stata utilizzata anche in ambito medico per curare alcuni disturbi e malattie.

Da qualche tempo quindi l’arte del colorare ha acquisito una grande importanza dal punto di vista della riabilitazione cognitiva. Colorare infatti non libera solo la mente ma aiuta, per esempio, tutti i pazienti che soffrono di demenza a trarre beneficio da quest’arte che aiuta nella coordinazione psicomotoria o nell’orientamento spaziale. Anche per i bambini può essere un ottimo esercizio, soprattutto per coloro che hanno diversi tipi di necessità e disturbi, traendo anch’essi piacere e vantaggio da questa pratica.

L’arte del colorare può anche essere utilizzata per aiutare i pazienti che, non ottenendo progressi dai vari tipi di cura e terapia, utilizzano questa pratica come momento per staccare da tutto e tutti, conquistando così spazi di indipendenza e aumentando la loro autostima.

Fuori l’ansia e lo stress con l’arte del colorare

Esistono varie forme di colori, c’è chi preferisce i pennarelli, chi i pastelli, alcuni preferiscono i pennelli, ma tutti concordano sul fatto che colorare aiuti la mente a rilassarsi durante i periodi di forte stress. Con l’arte del colorare  mettiamo in moto i due emisferi cerebrali, poiché gli elementi che vengono coordinati sono la fantasia e l’immaginazione assieme alla logica e alla precisione. Colorare può anche essere semplicemente un passatempo e non per forza la vita di chi colora deve essere caratterizzata dall’ansia e dallo stress.

I mandala dominano l’arte del colorare

Carl Gustav Jung, famoso psicanalista svizzero, fu uno dei primi a interessarsi all’arte del colorare, in particolare ai concentrò sui mandala e scrisse più saggi sull’argomento. Cominciò a utilizzare con i suoi pazienti dei disegni circolari, prendendo ispirazione principalmente dall’arte indiana.

È stato evidenziato, attraverso i bassi livelli di attività dell’amigdala, una parte fondamentale del nostro cervello che si occupa del controllo delle emozioni, influenzata dallo stress, che l’arte del colorare ha effetti di rilassamento; in poche parole l’arte del colorare permette di staccare il cervello, di non pensare ai problemi e a tutto ciò che è causa di ansia e stress, ma di concentrarsi sull’attività del colorare liberando la mente.

I mandala sono una vera e propria forma d’arte di tradizione spirituale che rappresenta l’universo. La funzione principale dei mandala è quella di riconnetterci a noi stessi, ma in particolare connettere le estremità del nostro corpo al centro, permettendoci di concentrarci sul momento presente, scacciando via ansia e stress.

 

I colori e le emozioni

Spesso sono proprio i colori che ci aiutano a esprimere al meglio le nostre sensazioni ed emozioni. Alcuni colori sono comunemente associati a diverse emozioni, per esempio:

  1. il rosso è associato all’amore ma anche alla rabbia;
  2. il giallo alla felicità e alla spensieratezza;
  3. il nero al mistero ma soprattutto alla paura;
  4. il bianco alla purezza;
  5. il viola alla nobiltà;
  6. il verde al successo;
  7. l’arancione il fascino e la creatività;

Le diverse tonalità di colore influiscono sul nostro umore rendendo l’arte del colorare terapeutica anche in questo senso.

Alcuni studi hanno dimostrato che i toni freddi, come per esempio il blu, sono utili in caso di ansia, poiché considerati come colori rilassanti. Il rosso è associato alla passione ma non sempre riesce a stimolare pensieri positivi, poiché secondo alcuni antropologi essendo stato il primo colore ad essere utilizzato dall’uomo, rappresenta il pericolo e la morte. Per quanto riguarda invece i colori sulle tonalità del nero e del grigio, essi sono associati spesso ai soggetti che soffrono di depressione e tendono quindi a preferire queste colorazioni.

“I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni”

Pablo Picasso

 

L’arte del colorare ha quindi un profondo effetto sulla nostra mente, aiuta a liberarla, a rilassare il corpo e l’anima e ci fa sentire vivi e capaci di tutto. Non hai ancora provato questa sensazione? Ti consiglio di comprare un album da colorare e provare, non te ne pentirai.

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