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Vintage Friday: il girl power anni ’00 delle Destiny’s Child

Tra le girl band più famose del mondo, un posto lo dobbiamo assegnare alle Destiny’s Child. Per il Vintage Friday ripercorriamo la loro carriera, dagli inizi fino al loro scioglimento.

 

Fonte foto: Everyeye Cinema

Non solo Spice Girls: fra le girl band più famose della musica moderna ricordiamo distintamente le Destiny’s Child. Non solo sono state un simbolo e un faro nell’oscurità per tutte le ragazze negli anni Duemila, grazie alla loro che sprizzava indipendenza da tutti i pori, ma sono state anche il gruppo che ha lanciato Beyoncé, una delle cantanti più influenti di sempre.

Nonostante il gruppo abbia cambiato varie volte la formazione, le Destiny’s Child sono riuscite a diventare una delle band più influenti della musica di tutti i tempi.

La loro storia inizia nel 1990 quando, durante un’audizione per una girl band, Beyoncé incontra LaTavia Roberson e insieme formano le Girl’s Tyme, una band composta da 6 elementi, nella quale figura anche Kelly Rowland, trasferitasi prezzo la famiglia Knowles per problemi famigliari.
La band inizia a farsi notare in qualche concorso canoro e, grazie anche al loro manager, Mathew Knowles (padre di Beyoncé), partecipano ad una puntata di Star Search, un talent show degli anni Novanta.

Nel 1993 la formazione del gruppo si rinnova e tre elementi lasciando la girl band: rimangono solamente Beyoncé, la Rowland e LaTavia Roberson, alle quali si aggiunge la nuova arrivata Le Toya Luckett. Insieme continuano a farsi notare nelle manifestazioni canore e, nel 1995, firmano il loro primo contratto discografico con l’Elektra Records, che viene, però, rescisso dopo qualche mese, senza pubblicare alcun album.

Nel 1996 il gruppo cambia nome e diventano definitivamente le Destiny’s Child. La nuova band firma un nuovo contratto, stavolta con la Columbia Records. Il loro primo brano di successo fu Killing Time, che venne inserito, nel 1997, nel film Men in Black. L’album di debutto arriva l’anno successivo e contiene 13 canzoni, tra cui uno dei più grandi successi della band: No, No, No in collaborazione con Wycleaf Jean.

Fonte foto: The Grape Juice

 

Ma il vero salto in avanti della carriera arriva il 27 luglio 1999 con la pubblicazione del loro secondo album, The Writing’s on the Wall, che debutta in quinta posizione della Billboard 2000 americana. Da quest’album vengono estratti diversi singoli di successo, che diventeranno iconici della band, come Bills, Bills, Bills e Say My Name.

Nel videoclip di quest’ultimo singolo, insieme alla Rowland e a Beyoncé, compaiono le due nuove componenti Farrah Franklin e Michelle Williams, in sostituzione delle due componenti precedenti. LaTavia e LeToya intentano una causa contro il manager, affermando di essere state escluse senza alcun preavviso. In verità, la causa dell’esclusione delle due ex componenti è avvenuta per attriti col manager: le due ragazze accusavano Mathew Knowles di favoritismi nei confronti di Beyoncé e la Rowland.

Nonostante questi attriti, l’album ottiene un grande successo in tutto il mondo e il singolo Say my Name fa vincere alla girl band ben due Grammy Awards.

 

Questi sono gli anni d’oro delle Destiny’s Child: aprono un concerto di Britney Spears, il quarto singolo dell’album, Jumpin’ Jumpin’ ottiene grandi risultati e in classifica e, nel 2000, incidono il singolo Independent Women per la colonna sonora di Charlie’s Angels (brano che permette alla girl band di riscuotere un grande successo in tutto il mondo).

Allo stesso tempo, però, Farrah Franklin decide di lasciare il gruppo, lasciando Beyoncé, Kelly Rowland e Michelle Williams come uniche componenti delle Destiny’s Child (sarà poi la formazione più conosciuta della girl band).

Fonte foto: The Rickey Smiley Morning Show

Il primo maggio del 2001 pubblicano il loro terzo album, Survivor, che debutta in prima posizione della Billboard 2000. Uno dei singoli tratti è proprio Survivor, che diventa una hit mondiale. Da questo album vengono tratti altri singoli di successo come Bootylicious e Nasty Girl.

Dopo il grande successo di Survivor, le tre cantanti decidono di mettere in pausa il gruppo per dedicarsi ai progetti solisti.

Per prima esordisce la Williams con l’album gospel Heart to Yours; poi c’è stato l’esordio della Rowland, che raggiunge il successo col suo singolo Dilemma, in coppia col rapper Nelly e vince il suo primo Grammy da solista; per ultima esordisce Beyoncé, la quale raggiunge i primi posti delle classifiche di tutto il mondo col suo album Dangerously in Love. Beyoncé, nel 2004, vince ben 5 Grammy Awards in una sola serata, diventando una delle poche artiste ad aver raggiunto questo record.

Fonte foto: Pinterest

Nel 2004 le Destiny’s Child si riuniscono e pubblicano l’album Destiny Fulfilled, da cui vengono estratti i singoli di successo Lose my Breath e Soldier.

Dopo l’ultima esibizione, nel 2006, ad un concerto benefico a New York, le Destiny’s Child si sciolgono ufficialmente.

Il gruppo si riunirà altre volte: il 3 febbraio 2013 per l‘halftime show del Super Bowl nel quale cantava Beyoncé e nel 2015, in occasione degli Stellar Gospel Awards.

Le Destiny’s Child, oltre all’enorme successo che hanno avuto in campo musicale arrivando prime in classifica svariate volte, hanno preso il lascito delle Spice Girls, diventando il simbolo del nuovo “Girl Power”.

Canzoni come Independent Women o Survivor sono diventate dei veri e propri inni per le ragazze di tutte le generazioni, che hanno visto nelle Destiny’s Child un modello a cui aspirare.

 

Le Destiny’s Child hanno segnato la musica pop degli anni Duemila, diventando il simbolo per un nuovo femminismo pop.

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