We are who we are, la nuova sfida di Luca Guadagnino

Luca Guadagnino, nato a Palermo il 1971, è un regista, sceneggiatore e produttore italiano.
Conosciuto soprattutto per aver diretto, nel 2017, l’acclamato film Call me by your name (Chiamami col tuo nome) candidato a tre Golden Globe, quattro Premi BAFTA e quattro Premi Oscar. Di questi ultimi, James Ivory ha vinto quello per la miglior sceneggiatura non originale.
Ha diretto anche le pellicole di The protagonists (1999), Melissa P. (2005), Io sono l’amore (2009) e a Bigger Splash (2015).

Ad Ottobre, Luca Guadagnino, farà il suo debutto, su Sky Atlantic e Now Tv, con la nuova Mini-serie televisiva “We are who we are”, prodotta da HBO, come show runner e autore insieme a Paolo Giordano e Francesca Manieri.
Si toccheranno i cuori e le morali di adulti e adolescenti con un romanzo di formazione travolgente e toccante con personaggi che dovranno affrontare i propri dubbi, i propri demoni dovuti all’età, la propria sfera sessuale e di genere, tema che è stato ed è tutt’ora al centro di dibattiti, tanto da spingere Guadagnino ad ambientare la storia durante le elezioni del 2016, con tutti i tumulti politici dovuti alla vittoria di Donald Trump.

We are who we are: TRAMA

Scritta da Luca Guadagnino, Paolo Giordano e Francesca Manieri, We are who we are parla di due quattordicenni alle prese con l’adolescenza, i primi amori, la propria sessualità e tutti i temi che si vivono a quell’età.
I protagonisti, figli di militari americani, vivono vicino ad una base militare americana in Italia con i propri genitori.
Guadagnino concentra ciò che è il focus di tutta l’umanità, in un piccolo scorcio di Stati Uniti in Italia.

Un giovane ragazzo, Fraser, timido ed introverso arriva alla base militare americana in Veneto con la madre, Sarah e la sua compagna, Maggie. Nella base vive un’altra ragazza, Caitlin, un’adolescente apparentemente spavalda e sicura di sé, che parla italiano e che a differenza del fratello, Danny, ha un rapporto più stretto col padre Richard che con la madre Jenny, con la quale manca il dialogo.
Ai personaggi principali si affiancano il gruppo di amici:Britney, Craig, Sam, Enrico e Valentina.

we_are_who_we_are_5-320x180 Luca Guadagnino: We Are Who We Are
We are who we are

We are who we are: Il CAST

Il cast di We are who we are è composto soprattutto da nomi giovani, ma quasi tutti conosciuti e tra essi, Luca Guadagnino non  si è fatto mancare anche certi cognomi.
Francesca Scorsese (figlia di Martin) che interpreta Britney, Alice Braga (nipote di Sonia Braga) che interpreta Maggie; Jack Dylan Grazer (visto in It) che interpreta Fraser; Chloë Sevigny che interpreta Sarah; Jordan Christine Seamon che interpreta Caitilin, Faith labi he interpreta Jenny; Kid Cudi che interpreta Richard, Corey Knight che interpreta Craig; Spance Moore II (visto in Tredici); Benjamin L. Taylor I; Sebastiano Pigazzi che interpreta Enrico; Beatrice Barichella che interpreta Valentina.

We are who we are: come è nato il progetto

Luca Guadagnino non vuole fermarsi solo ad una stagione.
Si è affezionato ai propri personaggi e vuole dargli modo di crescere, di evolversi più del dovuto, alla fine è questo il bello delle serie tv: a differenza della “staticità dei film”, l’evoluzione dei personaggi può andare oltre gli otto episodi già programmati per ottobre.
We are who we are nasce dalle idee di Lorenzo Mieli e gli sceneggiatori Paolo Giordano e Francesca Manieri, che però volevano sviluppare la vita degli adolescenti alle prese con la fluidità di genere in America, ma Luca ha accettato il progetto concentrandosi non tanto sulle relazioni quanto sul comportamento dei ragazzi:

“Perché non ambientiamo questa storia in una micro-America, in un posto più piccolo che però può rappresentare un contesto più ampio? Ho proposto il mondo militare. Molti anni fa ho avuto una splendida conversazione con Amy Adams – gli incontri con questi grandi attori sono uno dei maggiori privilegi del mio lavoro – e lei mi ha raccontato di aver trascorso gran parte della sua educazione a Vicenza, in una base militare americana in Italia.”

L’intento è quello di portare sullo schermo la confusione dei ragazzi in quel periodo dell’età in cui tutto si vuole fare ma non si hanno né i mezzi né soprattutto le idee chiare e quindi si cade nel vortice del “sono una nullità”.
Ma si cresce, ci si circonda di persone e ci si accetta.

Alla fine ci si ama.

Non si sa come andrà, ne come sarà la mini serie, ma la firma di Luca Guadagnino ci prepara già a catapultarci in un mondo idilliaco fatto di pensieri, parole, musiche soft e fotografie d’altri tempi, con una cornice italiana perfetta per ogni evenienza.E a chi dice che si tratta di una copia di Chiamami col tuo nome, il regista -in un’intervista a Variety- risponde:

“Non mi lamento mai della pigrizia della gente, ma questo confronto mi sembra intellettualmente davvero molto pigro. Chiamami col tuo nome è una storia su un passato visto attraverso la lente della narrazione cinematografica, questa serie è sul qui e ora. Racconta i corpi e le anime dei ragazzi di oggi. Mi sembrano due lavori completamente diversi.”

https://www.youtube.com/watch?v=vYcTzgPKkaA

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