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Gonfiore addominale: attenzione a carboidrati e non solo

Parliamo di gonfiore addominale. La bella stagione è ormai arrivata, si è pronti ad affrontare la stagione estiva, perchè ci si è tenuti in forma per tutto l’inverno (anche se con qualche difficoltà, visto che lo stare in casa continuamente negli ultimi mesi ha portato molti a lasciarsi un pò andare) ma nonostante questo, ci sentiamo ancora un pò a disagio, a causa di una sensazione di “gonfiore”.

Un problematica tanto fastidiosa, quanto terribilmente comune e diffusa, che deriva molto spesso dalle nostre abitudini alimentari non sempre corrette.

Gonfiore addominale: che cosa è?

Per “gonfiore addominale” s’ intende una sensazione di aumentata tensione a livello soprattutto addominale, che ha alla base principalmente un eccessivo accumulo di gas nello stomaco e/o nell’intestino. Esso può derivare da una parte dall’aria ingerita e dall’altra, dal gas prodotto dalla flora batterica intestinale.

Una sensazione molto spesso chiaramente visibile, in quanto la pancia tende letteralmente a gonfiarsi come un pallone, a seguito di una distensione addominale, anche se non è sempre così.

Gonfiore addominale: da cosa può essere causato?

Il gonfiore addominale può avere alla base, oltre ad una distensione addominale, anche altre cause: può essere infatti associato a disturbi o patologie gastrointestinalima può essere anche legato a fattori psicogenetici (stress, depressione, ansia, gli attacchi di panico e l’insonnia), ormonali (soprattutto nella donna) o alterazioni della flora batterica intestinale.

Nella maggior parte dei casi, tuttavia, una delle principali cause del gonfiore è un’alimentazione spesso non corretta, eccessivamente ricca di carboidrati.

Nel dettaglio: carboidrati e gonfiore addominale

gonfiore addominale

Tante le volte in cui sentiamo dire dai nutrizionisti e dagli esperti che per stare in forma dovremmo limitare il consumo di zuccheri nella nostra alimentazione, che in una dieta bilanciata dovrebbero costituire il 50%  dei nutrienti .

Gli zuccheri complessi (meglio noti come carboidrati) sono contenuti nella maggior parte degli alimenti e rappresentano solo la prima fonte di energia che utilizza il corpo; essi vengono digeriti  a livello del tratto gastroenterico dove vengono trasformati in zuccheri semplici, i quali vengono successivamente assorbiti dalle cellule della mucosa intestinale.

Tuttavia vi è un particolare gruppo di carboidrati a catena corta, denominati FODMAP, che sono scarsamente assorbiti nell’intestino tenue e pertanto raggiungono direttamente l’intestino crasso, dove subiscono un processo di fermentazione da parte della flora microbica residente, con la conseguente produzione di gas.

gonfiore addominale

Si tratta di carboidrati presenti nella stragrande maggioranza degli alimenti, e questo rende praticamente impossibile la loro completa eliminazione, in quanto comporterebbe uno squilibrio a livello degli altri nutrienti.

Tra questi vi sono monosaccaridi, come il fruttosio ( zuccheri presenti nella maggior parte della frutta, ma anche in alcuni ortaggi), disaccaridi come il lattosio (presente nel latte e nei suoi derivati, ma anche in alcune bevande vegetali), oligosaccaridi (presenti in alcuni alimenti come grano, segale, cipolle, aglio e legumi)

Gonfiore addominale a digiuno: perché è così pericoloso?

Oltre a quello causato da un’alimentazione non corretta, da non sottovalutare è il cosiddetto “gonfiore addominale a digiuno”, ossia una sensazione di gonfiore anche se non si consuma cibo. Alla base del gonfiore addominale a digiuno vi è principalmente un’infiammazione da cibo, ossia un fenomeno infiammatorio legato perlopiù all’eccessiva o ripetitiva assunzione di un alimento o di un gruppo di alimenti, nei confronti dei quali si può esser sviluppata un’intolleranza.

Per questo è fondamentale capire a quali alimenti si è intolleranti (o addirittura allergici) al fine di evitarne il consumo; un altro rimedio contro il gonfiore addominale a digiuno è il consumo di probiotici o di quei cibi che promuovono l’eubiosi intestinale.

Gonfiore addominale, anidride carbonica e bevande gassate

Come ben sappiamo, l’acqua è un elemento fondamentale per la salute del nostro organismo, tanto che gli esperti consigliano di assumerne almeno 1,5 – 2 litri al giorno, per garantire al nostro corpo il giusto grado d’idratazione. Tuttavia, anche l’acqua può causare gonfiore addominale.

Infatti, l’acqua frizzante, ossia l’acqua minerale alla quale viene addizionata anidride carbonica (al contrario di quella effervescente naturale, dove l’anidride carbonica è presente originariamente), può provocare gonfiore, in quanto le bollicine di anidride carbonica causano la dilatazione delle pareti gastriche.

Allo stesso modo, anche il consumo delle bevande gassate, spesso consumate come ausilio per la digestione, risultano pericolose a livello intestinale e possono provocare gonfiore addominale, non solo a cause dell’anidride carbonica (responsabile della loro “gradevole frizzantezza”) ma anche dell’ elevato quantitativo di zuccheri in esse contenuto, scarsamente digeribili dall’organismo.

gonfiore addominale

 

Gonfiore addominale: come contrastarlo

Uno dei primi passi per contrastare il gonfiore addominale è mantenere sempre un corretto stile di vita ed un’adeguata alimentazione.

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, è importante prediligere alimenti facilmente digeribili e a maggior contenuto di acqua e fibre solubili. Ad esempio:

Un valido aiuto contro il gonfiore addominale è dato dall’ attività fisica, con esercizi mirati a seconda dell’origine del gonfiore.

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