Il buco (in lingua originale The Platform) è il film uscito da poco su Netflix che ha incollato allo schermo migliaia di persone, lasciandole però con l’amaro in bocca per via del finale.

Trama

I protagonisti sono detenuti in un carcere le cui celle sono disposte in verticale, con un buco nel pavimento che consente il passaggio della piattaforma su cui è disposto il cibo. La piattaforma si muove in automatico e resta ferma su ogni piano solo per due minuti. Alla fine di ogni mese i detenuti si ritrovano in una cella nuova, su un piano diverso e, come è facile intuire, chi si ritrova ai piani alti mangia, chi invece si ritrova ai piani bassi ha meno probabilità di trovare degli avanzi di cibo sulla piattaforma. Nessuno sa quanti piani siano e la lotta per la sopravvivenza è durissima.

Il-buco-meteoweek.com_-1-960x540 Film Il buco: recensione e spiegazione del finale
film il buco – recensione e spiegazione finale

Recensione

Film fantascentifico dispotico in cui la morale è facilmente intuibile durante le claustrofobiche immagini che riflettono un dualismo tra la società odierna e la situazione vissuta dai detenuti.

C’è una sorta di ironica sincronia tra il cibo più succulento trasportato dalla piattaforma e il corpo umano, visto anch’esso come fonte di nutrimento. I temi possono richiamare Hannibal ma la pellicola si discosta per significato. Di fatto il cannibalismo, in questo film, è visto solo come ultima spiaggia e dettato dalla disperazione e non motivato da furia assassina.

La presenza di una donna, che quotidianamente si siede al centro della piattaforma, senza mangiare e parlare, porta finalmente a galla la morale del film: ogni giorno si lascia trasportare dalla piattaforma tra i vari piani alla ricerca di suo figlio, per potergli garantire il pasto.

Il protagonista del film, capisce quindi che tutto il cibo cucinato e posizionato sulla piattaforma è sufficiente per sfamare tutti i detenuti, sia dei piani alti, sia quelli imprigionati nei piani inferiori. Tuttavia il cibo non è mai sufficiente – come scoprirà a proprie spese – per sfamare chi purtroppo si trova infondo a questa prigione verticale.

L’ingordigia e la mancanza di solidarietà dei prigionieri è la chiave che fa girare bene il film. E’ il significato nascosto che richiama agli attenti la società odierna, divisa tra benestanti e poveri. Una morale scomoda e che mira a farci riflettere su ciò che è necessario e cosa invece è superfluo. Una allegoria del capitalismo e del sistema di classi sociali

Di fatto se ogni detenuto dei piani alti (ricco) si servisse solo e unicamente della propria porzione, senza abbuffarsi o sprecare il cibo, nessun detenuto dei piani bassi (classe sociale povera) sarebbe costretto a morire di fame o uccidere per mangiare o per non essere mangiato a sua volta.

Spiegazione finale del film Il buco

Il film si chiude sull’immagine della bambina, tenuta in vita dagli sforzi della madre che ogni giorno si è lasciata trasportare dalla piattaforma fino al piano più inferiore, dove ha tenuto nascosta la figlia.

In buona salute e ben nutrita, rappresenta una falla nel sistema, dimostrando l’imperfezione dell’organizzazione all’interno della prigione, un sistema quindi che deve essere modificato.

Per tutte queste ragioni, la ragazzina è il simbolo che deve arrivare al livello 0 per fare sapere alla misteriosa organizzazione che gli occupanti della prigione non sono rassegnati alla loro esistenza e che i semi del cambiamento sono stati piantati.

Questa è la spiegazione che siamo riusciti a dare al film spagnolo. Se anche tu lo hai visto lascia un parere o una tua recensione.

La leggeremo volentieri.

 

 

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