Netflix è in crisi? Partiamo dal principio.

Il coronavirus, il misterioso virus cinese che causa la malattia da Covid19, continua a espandersi a macchia d’olio in tutti i continenti. Le scuole sono chiuse, l’economia è messa in ginocchio e in moltissimi si sono trovati a dover lavorare da casa, con il cosiddetto smart-working. Diverse sono le aziende che hanno dovuto chiudere temporaneamente i battenti, o che hanno dovuto reinventarsi per riuscire a portare avanti la propria attività. E numerose sono state le donazioni per sostenere l’emergenza, anche da parte di vip come Chiara Ferragni e Fedez.

In questi giorni, sono in tanti ad avvalersi delle piattaforme streaming per passare il tempo durante la quarantena (tra le quali la nuovissima Disney+). Questo può far sembrare che il settore dell’intrattenimento non risenta di ciò che sta accadendo, ma anzi, ne tragga un grosso guadagno. Tuttavia Netflix, uno dei colossi mondiali dello streaming On Demand, ci dimostra esattamente il contrario.

Netflix a supporto dei propri dipendenti

La società statunitense ha deciso di creare un fondo dal valore di 100 milioni di dollari per affrontare l’emergenza coronavirus. Moltissimi dipendenti di Netflix, persone che lavoravano a diverse produzioni in varie località nel mondo, si sono trovati infatti improvvisamente senza lavoro in seguito ai lockdown imposti da diversi paesi. Il colpo è piuttosto duro, in quanto sono bloccate le riprese di titoli di rilievo del catalogo come Stranger Things, The Witcher e Lucifer.

La comunicazione ufficiale

Netflix ha pubblicato sul proprio blog ufficiale un post nel quale spiega la difficile situazione in cui si trovano i vari cast e tutto il personale al seguito. Viene specificato che il fondo è in aggiunta alle due settimane di retribuzione che sono già state pagate alle crew.

15 milioni di dollari saranno devoluti ad associazioni di terze parti e organizzazioni non-profit che stanno aiutando le produzioni interrotte nei paesi dove Netflix opera di più. Verranno donati, inoltre, 1 milione di dollari a testa ad associazioni come la SAG-AFTRA Foundation Covid-19 Disaster Fund, la Motion Picture and Television Fund e la Actors Fund Emergency Assistance negli Stati Uniti. In Canada, un altro milione sarà spartito tra la AFC e la Fondation des Artistes.

A conclusione del comunicato, il Chief Content Officer di Netflix, Ted Sarandos, ha dichiarato:

Quello che sta succedendo non ha precedenti. Siamo forti quanto coloro con cui lavoriamo e Netflix è fortunata ad essere in grado di aiutare le persone più colpite nel nostro settore in questo difficile momento.

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