Dispensa vuota: e ora come faccio? Il Coronavirus è arrivato anche in Italia, scatenando in alcuni frangenti una vera e propria psicosi, che ha risvegliato nell’uomo uno dei bisogni primari, quello del cibo. L’idea del non poter uscire liberamente , dover stare in casa chiusi per evitare il contagio ha scatenato un vero e proprio assalto a supermercati ed ipermercati, per riempire adeguatamente la dispensa.

Ma siamo sicuri di aver acquistato i prodotti giusti? Una domanda che sicuramente molte persone, in preda al panico non si saranno poste, ma che è fondamentale.

Perchè in questi casi, e in generale in tutti quei casi in cui sappiamo che dovremo stare chiusi in casa per molto tempo, è opportuno sapere quanto possa durare il cibo all’interno della dispensa.

Dispensa perfetta”: cosa va e cosa non va?

pantry-416596_1920 La dispensa ai tempi del Coronavirus

Ancora prima di questo, ossia il cosa, un aspetto importante legato alla dispensa è il dove, ossia la collocazione all’interno della casa, perchè le condizioni in cui si trova il nostro ripostiglio del cibo può influenzarne la conservazione.

Per questo è importante che , qualora il cibo debba essere conservato per molto tempo senza che si deteriori, la dispensa dev’essere collocata in una parte della casa fresca o comunque lontana da fonti di calore.

Dispensa alimentare : gli indispensabili

Che siano due giorni che sia un mese, ci sono degli alimenti che non possono mancare in una dispensa alimentare.Tra questi:

  • pasta, di vari formati
  • passata di pomodoro
  • olio
  • sale grosso e sale fino
  • alimenti in scatola (tonno, ma anche carne in scatola)
  • spezie
  • zucchero
  • farina

Da consumarsi entro…lungo tempo: gli alimenti a lunga conservazione

Un’altra categoria di alimenti che non può mancare nella dispensa alimentare di una famiglia costretta a restare in casa per molto tempo sono gli alimenti a lunga conservazione.

Si tratta di alimenti che posseggono proprietà tali da garantirne una conservazione e consumo per un lungo periodo di tempo senza l’ausilio di sostanze conservanti di natura chimica. Vediamone alcuni.

Miele

honey-352205_1920 La dispensa ai tempi del Coronavirus

Se questo “nettare degli dei” veniva utilizzato nell’Antico Egitto per imbalsamare i corpi un motivo valido c’è. Infatti il miele contiene un’elevato quantitativo di zuccheri ed è povero d’acqua, condizione che impedisce la crescita e la proliferazione batterica. Inoltre contiene perossido d’idrogeno, altro composto inibente la crescita batterica, che favorisce pertanto la conservazione per lungo tempo del miele, a patto che venga chiuso in un contenitore ermetico non a contatto con l’acqua.

Cioccolato

chocolate-183543_1920-1 La dispensa ai tempi del Coronavirus

Il cioccolato è un must in ogni dispensa alimentare, in qualsiasi forma lo si voglia prendere, ma non solo perchè è una prelibatezza irrinunciabile. Infatti questo goloso alimento, specialmente se fondente, ha un lungo tempo di conservazione a temperatura costante: può durare addirittura fino a due anni.

Riso

rice-960627_1920 La dispensa ai tempi del Coronavirus

Altro alimento capace di conservarsi per anni, se mantenuto in condizioni adeguate di temperatura (circa 3°C) e umidità (condizione di anaerobiosi). Però non tutto il riso si conserva allo stesso modo: ad esempio, quello integrale ha una durata di conservazione molto inferiore rispetto al riso bianco.

Questo è dovuto alla presenza nella crusca fibrosa di grassi insaturi.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *