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Empowerment femminile: intervista a Valentina Iodice

Quante volte sentiamo parlare di “cervelli in fuga“, al giorno d’oggi? Sicuramente più spesso di quanto vorremmo.

Ma c’è ancora qualcuno che sceglie di restare, di rischiare.

Qualcuno come Valentina Iodice, che a soli 26 anni ha già un’esperienza decennale nel suo campo.

Una che ha cominciato a seguire le sue passioni da piccolissima, che ha pensato mille volte di andare altrove, lontano da quest’Italia limitata e limitante, ma che alla fine è rimasta qui.

Mi accoglie nel suo negozio, un fantastico store a tema Harry Potter, il “The Lucky Pot“.

Beh, chiamarlo semplicemente “store” è davvero riduttivo: questo luogo, è un mondo a sé.

Un mondo dove la magia esiste, dove i sogni prendono vita.  L’atmosfera incantata che si respira qui è palpabile; sembra quasi di trovarsi all’interno della “Stanza delle Necessità” (Potterheads alert!), dove ogni cosa diventa possibile.

Ruolo fondamentale l’hanno le scenografie spettacolari, in cui Valentina ha investito tantissimo. Lei stessa ha progettato, curato o anche semplicemente migliorato, alcuni dei pezzi più strabilianti, come l’enorme testa di drago che sbuca dal muro, il soffitto decorato come se fosse un cielo stellato, i ragni giganti che tessono la loro tela negli angoli.

O ancora, il Goblin della Gringott che accoglie gli ospiti all’ingresso del negozio, le Mandragole nel loro terrario, il Pensatoio di Silente, le mura coperte di muschio e rampicanti.

 

                           

 

Insomma, questo luogo è una vera e propria passaporta per Hogwarts.

E la luce negli occhi di Valentina, mentre parla del suo lavoro, delle sue passioni, è lampante.

Ma conosciamola meglio!

– Chi è Valentina Iodice: parlaci un po’ di te!

Sono nata e cresciuta in un piccolo paesino in provincia di Caserta, in Campania, figlia unica. Mio padre è un veterinario, ed ha una grande passione per il suo lavoro: da lui ho ereditato il grande amore per gli animali.

Ma è stata mia madre a trasmettermi la “vena artistica”: lei è cresciuta nello Zambia, ci è rimasta fino alle scuole medie. Poi mio nonno, che ha vissuto lì, in Africa, per la maggior parte della sua vita, ha deciso di farla studiare a Londra, in un collegio. Lì  è riuscita ad entrare in un’università, dove ha studiato moda, ma non ha mai potuto concludere gli studi a causa della morte di mio zio, suo fratello.

Non ha mai abbandonato l’amore per l’arte, in ogni caso: ancora oggi disegna moltissimo, dipinge, crea.

Per me è davvero fonte di ispirazione, mi spinge alla continua ricerca di stimoli creativi.

Entrambi mi supportano moltissimo, in realtà.

Da mio nonno, com’è intuibile, ho ereditato invece la passione per i viaggi! Appena posso (di rado, ormai!) prendo un aereo e giro il mondo, è quasi una necessità.

– Cos’è il “The Lucky Pot”?

Il “The Lucky Pot” è la mia prima creatura.

E’ nato quasi per gioco fra i banchi di scuola, avevo appena 17 anni: ero una grandissima appassionata della saga di Harry Potter e collezionavo cimeli introvabili relativi ai film. Inutile dire che ho aspettato per anni la mia lettera per Hogwarts, ma quel gufo non è mai arrivato. Quindi ho deciso di costruire il mio personalissimo “mondo magico”: sapevo quello che volevo, e l’ho realizzato. Volevo essere indipendente, ed in contemporanea fare ciò che amavo. E direi che ci sono riuscita!

Il “The Lucky Pot” è stato uno dei primi negozi in Italia ispirato alla Sala Grande di Hogwarts. Oggi il design dello store è cambiato, ma il contenuto no: qui si trovano articoli quali oggettistica da collezione, prodotti targati Noble Collection, Warner Bros, HBO, e ancora Funko Pop, action figures, ma anche articoli d’abbigliamento a tema, prodotti realizzati da me e persino Cioccorane, Burrobirra e Gelatine Tutti i Gusti + 1 (tutti i gusti per davvero! n.d.r.).

– Perché hai deciso di realizzare questo progetto così particolare proprio in Campania?

L’idea di aprire un negozio del genere, in un paesino di provincia per giunta, forse è stata dettata in primis…dalla follia. Insomma, volevo provarci, volevo rischiare. Non volevo abbandonare subito la mia terra, il mio paese, e sono rimasta contro ogni buonsenso.

Ma oggi, dopo tanti anni, posso dire che non ho mai avuto motivi per pentirmene. Nemmeno una volta.

Ho una grande fiducia in questa terra, nei campani e nelle nuove generazioni. Voglio crederci.

La strada certo non è stata semplice, anzi! Ma sostengo fortemente questo territorio e lo farò sempre.

– Organizzi anche alcuni eventi, qui, vero?

Certo, di solito in corrispondenza delle festività o di episodi legati alla saga di Harry Potter. Abbiamo organizzato ad esempio la Cerimonia dello Smistamento , il Ballo del Ceppo, Halloween  e la festa di Natale. C’è stato persino un evento in onore dei vent’anni della saga, un paio d’anni fa, ed ha contato più di cinquecento presenti.

Tutti gli eventi sono rigorosamente a tema, alcuni aperti a tutti, altri su prenotazione, ma tutti ugualmente accurati. Si viene smistati dal Cappello Parlante, si seguono vere e proprie lezioni, si organizzano giochi, avventure, quiz ed estrazioni a premi, banchetti veri e propri con tutti i cibi e le bibite presenti nei libri.

Spesso poi realizzo io stessa alcuni prodotti: all’Epifania ho creato calze ripiene di gadget e cioccolata, rigorosamente a tema.

Per san Valentino, invece, ci saranno delle misteriose e super magiche “love-box”.

Solitamente penso e e programmo tutto da sola: ogni evento è frutto di un duro, durissimo lavoro. Ma credo anche fermamente nel lavoro di squadra, e devo dire che la squadra che mi ritrovo è impeccabile: mi danno una grossa mano per tutto, mi fido ciecamente di ognuno di loro.


– Hai riscontrato difficoltà in quanto donna durante il tuo percorso lavorativo?

Ne ho riscontrate parecchie, di difficoltà: sia in quanto donna, sia in quanto “troppo giovane”.

Ma ho affrontato sempre tutto e tutti a testa alta, non mi sono mai lasciata intimidire dalle critiche e dalle supposizioni. Non mi sono mai fermata.

Ed è una soddisfazione constatare che alla fine, tutti quelli che non credevano in me, mi hanno rivalutata.

Ma il traguardo più grande, è di averci creduto io, in me. Sempre.

– Quali sono i tuoi progetti futuri?

Di piani e progetti per il futuro ne ho fin troppi! Al momento è già in prossima apertura un nuovo locale, il Nebula: non avrà niente a che fare con il The Lucky Pot, però.

Si tratta di un cocktail bar a tema, e sarà molto particolare. Ci saranno drink strabilianti ed aperitivi golosi…ma non voglio svelare troppo.

Il mio sogno è quello di aprirne altri, sempre dello stesso genere, con diversi temi. Ma per il momento mi concentro al massimo su questo nuovo progetto!

– Valentina, sei a tutti gli effetti una giovane imprenditrice, piena di idee brillanti: quale consiglio daresti alle donne che hanno intenzione di intraprendere la tua strada?

Il consiglio che mi sento di dare alle donne che vogliono intraprendere un percorso imprenditoriale, è quello di non arrendersi mai. Sembra scontato, ma non lo è per niente.

Ci saranno ostacoli, critiche, problemi, dubbi. Giorni in cui l’unico desiderio sarà quello di mollare tutto. Ma bisogna concentrarsi sul proprio obbiettivo, crederci: credere in quel sogno e soprattutto nelle proprie abilità. E da lì, continuare a testa alta. Nonostante tutto.

– Grazie mille, Valentina. Per concludere, dove possiamo trovarti?

Il “The Lucky Pot” si trova in corso Aldo Moro 272, Santa Maria Capua Vetere (Caserta), mentre il Nebula..sarà proprio lì accanto! In Corso Aldo Moro 270. Vi aspetto!

 

ig: @the_lucky_pot_online

@nebula_cocktail_bar

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