Site icon The Web Coffee

Olimpiadi 2020: gli atleti dormiranno in letti di cartone riciclabile.

Dopo quelle del 2016 a Rio De Janeiro, stanno per arrivare quelle di Tokyo. Il 2020 infatti è l’anno delle olimpiadi che, per svariati motivi, sembra essere fra gli eventi più attesi. Questo dovuto anche alla scelta di creare cose con materiale sostenibile, ciò che più caratterizzerà questa edizione.

I Giochi Olimpici torneranno dal 24 luglio al 9 agosto in Giappone e i  protagonisti saranno, anche,  i 18mila letti messi a disposizione per gli atleti, nel villaggio in costruzione sulla baia di Tokyo.

Fonte Foto CorriereTV

LETTI DI CARTONE RICICLABILE ALLE OLIMPIADI

“Sono più forti dei letti in legno” ha dichiarato Takashi Kitajima, General Manager del Villaggio dopo che gli organizzatori dei giochi hanno svelato alcuni particolari su quest’ultimo. Uno di questi è il materiale con cui sono stati creati i letti.  

L’azienda giapponese Airweave, infatti, ha realizzato reti in cartone riciclabile e materassi in Polietilene, un materiale che poi, alla fine delle olimpiadi, verrà riutilizzato per creare prodotti in plastica. I telai su cui dormiranno saranno lunghi 2,10 metri e i costruttori hanno assicurato che possono sostenere fino a 200 chili di peso. Salvo il caso in cui i nostri atleti non decideranno di dare dei party all’interno delle stanze per festeggiare le medaglie. Perché, proprio come potrebbe rompersi il legno, anche questo materiale potrebbe cedere. In poche parole, se i partecipanti avranno bisogno di “allenamento” notturno, dovranno cercarsi un.. altro letto! A meno che non vogliano far notizia per la prima rete sostenibile, abbattuta.

Fonte Foto SkyTg24

ALTRE SCELTE SOSTENIBILI PER LE OLIMPIADI DI TOKYO

Junichi Fujino, ricercatore ambientale, afferma che si stanno facendo molti sforzi per ridurre le emissioni di carbonio generate dai giochi. Difatti quella dei letti creati con materiale sostenibile non è l’unico elemento che caratterizzerà queste olimpiadi green

Le medaglie verranno realizzate da metalli estratti da elettronica riciclata, inclusi circa 6,2 milioni di telefoni usati. Questi smartphone sono frutto di una campagna di raccolta durata due anni.

La torcia sarà fatta da rifiuti di alluminio. I podi da rifiuti di plastica domestici e da spazzatura trovata in mare. Infine la corrente elettrica per i giochi, arriverà da fonti rinnovabili.

Insomma, un vero e proprio inno alla sostenibilità.

In più, al termine dei giochi, molte delle unità abitative saranno messe in vendita a 50mila yen, circa 400mila euro. Tutto questo per renderci conto, ancora una volta, quanto il Giappone sia sempre dieci anni avanti a tutto il resto del mondo.

Fonte Foto Gds.it

Annapaola Brizzi

Exit mobile version