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Viaggio nel Regno Unito con un occhio alla Brexit

Tutto è iniziato il 23 novembre 2016, e da allora è stato un continuo dibattito, tra anticipazioni, ritardi, proteste…ma ora si è arrivati ad una data: il 31 gennaio 2020 la Brexit, ossia l’uscita della Gran Bretagna, e in generale del Regno Unito dall’Unione Europea sarà ufficiale.

Un’uscita, quella della Gran Bretagna che lascia non pochi strascichi, a livello soprattutto economico, ma anche turistici e lavorativi.

Sì, perchè non sarà più così semplice migrare nel Regno Unito in cerca di lavoro, oppure semplicemente visitare le meraviglie inglesi.

Brexit: cosa cambierà

Per chi lavora (o per chi cerca lavoro)

Se siete italiani (o europei) che lavorano già da tempo in Gran Bretagna, tranquilli.

Non ci saranno grosse ripercussioni a livello lavorativo, soprattutto se siete nel Regno Unito da cinque anni. Un visto più lungo, e possibilità di acquisire la cittadinanza.

Una situazione diversa, e un pò più complicata, per chi arriva in Gran Bretagna per cercare lavoro o per chi lavora come barista o cameriere.

Lavori “meno qualificati” per i quali, dal 2025, sarà necessario un anno di esperienza lavorativa, prima di approdare nel Regno Unito.

Dopodiché verranno concessi altri 12 mesi per la ricerca di un lavoro, trascorsi i i quali, in caso di esito negativo, si dovrà lasciare il Paese.

(Un pò come già accade in Australia, per intenderci)

Per chi studia

Fonte: PIxabay

Anche per gli studenti europei che hanno deciso di studiare nelle prestigiose università inglesi, la situazione dopo la Brexit si complica, a meno che l’immatricolazione non sia avvenuta prima del 31 ottobre 2019.

In questo caso non cambierà sostanzialmente nulla, se non le tasse un pò più alte. Inoltre, la Gran Bretagna non sarebbe più considerata una meta per i viaggi Erasmus.

Per chi viaggia

Un’altra categoria importante che potrebbe risentire fortemente della Brexit sono i turisti, europei e non, che ogni anno in massa arrivano per godersi le meraviglie del Regno Unito.

Ma con la Brexit anche il settore del turismo subirà uno stretto giro di vite, con l’introduzione del passaporto biometrico ma soprattutto del visto elettronico, che sarà obbligatorio per tutti i turisti europei.

È possibile ottenerlo online tre giorni prima della data del viaggio, e avrà la durata di 90 giorni.

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