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Black Horror Friday: Catherine Deshayes

Black Horror Friday: Catherine Deshayes, detta “La Voisin”.

Benvenuti a questa puntata del Black Horror Friday!
Oggi parleremo di Catherine Deshayes, una donna vissuta nel 1600 a Parigi.

Chi era questa donna?

Catherine Deshayes era una merciaia francese, un’avvelenatrice e una presunta maga, uno dei principali personaggi dell’affare dei veleni (affaire des poisons), durante il regno di Luigi XIV.

Catherine, grazie ai suoi affari è stata accusata di aver ucciso fino a 2500 persone nelle messe nere.
La donna era sposata con un gioielliere di Parigi. Quando, però, il marito finì in banca rotta, Catherine dovette trovare un modo per sfamare la famiglia, così iniziò a praticare la chiromanzia e la fisiognomica.
Quindi incominciò a predire il futuro e incominciò a fornire consigli di diversa natura alle persone.
Si occupò anche di ostetricia, aiutando le donne ad abortire.

Il suo lavoro

Durante il suo lavoro di veggente, notò le somiglianze dei desideri tra i suoi clienti riguardo al loro futuro: quasi tutti volevano avere qualcuno innamorato di loro, che qualcuno morisse in modo che potessero ereditare o che uno dei coniugi morisse in modo da poter sposare qualcun altro.

All’inizio, diceva ai clienti che tutti i loro desideri si sarebbero realizzati solamente se fossero stati nella volontà di Dio.
In seguito incominciò ad indirizzare i clienti a commettere azioni che li avrebbero portati alla realizzazione dei loro desideri.
Infine, cominciò a vendere afrodisiaci a coloro che desideravano che una persona si innamorasse di loro e veleni per coloro che desideravano che qualcuno morisse.

La sua conoscenza dei veleni non era apparentemente così profonda quanto quella dei meno noti stregoni.
L’arte dell’avvelenamento era diventata allora una scienza consolidata, essendo stata perfezionata, in parte, da Giulia Tofana, un’italiana avvelenatrice professionista.

Catherine organizzava messe nere in modo che i suoi clienti potessero pregare il diavolo per realizzare i loro desideri.
Durante queste messe venivano sacrificati, molto spesso, dei bambini, come fossero animali.

La donna ha avuto molti clienti tra l’aristocrazia e ha messo assieme una fortuna con la sua attività.

La Voisin era interessata alla scienza e all’alchimia e finanziò numerosi progetti e imprese private, alcuni dei quali concepiti da artisti che avevano cercato di ingannarla. In privato, ha sofferto anche di alcolismo.

I tentativi di omicidio nei confronti di Luigi XIV

Catherine aveva, come cliente più importante, l’amante regale di Luigi XIV: Madame de Montespan.
La Montespan ingaggiò la Voisin per organizzare una messa nera nel 1667, nella quale pregò per conquistare l’amore del re. Infatti, in quell’anno, diventò la sua amante ufficiale. Così, da quel momento in poi chiamò Catherine per qualsiasi problema avesse con il re.

Nel 1677, la Montespan chiarì che se il re l’avesse abbandonata, lo avrebbe ucciso. Quando il re avviò una relazione con Angélique de Fontanges nel 1679, la Montespan si rivolse alla Voisin e le chiese che fossero uccisi sia il re sia la Fontanges.

La Voisin esitò, ma poi si convinse ad accettare.
Insieme ad altre persone decise di avvelenare una petizione che sarebbe stata consegnata nelle mani del re.
Il 5 marzo 1679, La Voisin visitò la corte reale per consegnare la petizione. Quel giorno però c’erano troppi richiedenti e il re non prese in mano le loro petizioni, cosa che mandò all’aria il suo piano. Al suo ritorno alla sua casa a Parigi, fu giudicata severamente da un gruppo di monaci. Diede la petizione a sua figlia e le chiese di bruciarla, cosa che lei fece.

L’arresto

Quando incominciarono ad avvenire alcuni arresti di avvelenatori e chiromanti, come Magdelaine de La Grange, questi dissero di avere informazioni importanti su alcuni crimini.
Così, venne fuori il nome di Catherine. Il 12 marzo 1679, La Voisin fu arrestata fuori della Notre-Dame de Bonne-Nouvelle dopo che aveva sentito la messa.

La Voisin non ha mai citato i nomi di nessuno dei suoi clienti durante gli interrogatori. Una volta ha raccontato alle guardie che la questione che temeva di più era che le avrebbero chiesto informazioni sulle sue visite alla corte reale. È probabile che si riferisse alla Montespan come sua cliente e al suo tentativo di assassinare il re.

La sua lista di clienti, l’organizzazione delle messe nere, il suo rapporto con la Montespan e il tentativo di uccisione del re furono rivelati solo dopo la sua morte, quando furono narrati dalla figlia e confermati da testimonianze incontaminate di altri accusati.

La Voisin fu condannata per stregoneria e fu bruciata in pubblico il 22 febbraio 1680.

Speriamo che questa puntata del Black Horror Friday vi sia piaciuta!
Alla prossima settimana!

Alice Marcotti

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