Pronti per partire?

Siete mamme chiocce disperate perché domani il vostro piccolo piange oppure avete già preparato la bottiglia da stappare appena avrà varcato il cancello della scuola?

Qualsiasi tipo di genitore siate, il primo giorno di scuola è sempre un gran trambusto: sveglie che suonano, abbigliamento da indossare, colazione da preparare, tempi da rispettare. Inizia l’eterna corsa contro il tempo.

Ci sono degli accorgimenti per rendere i primi giorni di scuola più semplici anche per i genitori?

Preparare tutto in anticipo sarebbe la regola d’oro, ma non sempre è possibile, allora mettiamo delle priorità: sveglie sincronizzate all’orario di scuola e tutto il necessario per la colazione. Spesso, durante il periodo estivo, tendiamo a lasciare la libertà di mangiare quello di cui si ha voglia appena svegli. Ora invece meglio averlo chiaro prima. C’è chi riesce anche ad apparecchiare la tavola con tovagliette e tazze la sera prima.

Ricordatevi che la sera prima i ragazzi devono anche aver preparato la cartella con il minimo necessario: astuccio, quaderno e diario se già in uso o se non lo consegnano a scuola.

Pronti per partire?

Avete messo tutto in auto? I ragazzi hanno tutto nello zaino? Allora, via verso la scuola, se potete il primo giorno partite qualche minuto prima che ci sarà confusione e se abitate vicino, preferite andare a piedi o in bicicletta. Per le mamme dei ragazzi della scuola secondaria: non serve accompagnarli fino al cancello, sono grandi, lasciateli andare, farà bene a loro e anche a voi. Se non vogliono il bacio, non disperate, vogliono solo dimostrare che ce la fanno da soli.

Pronti per il ritorno?

I primi giorni di scuola il ritorno è importante quanto la partenza, è qui che insegnerete ai vostri figli le priorità. La prima per loro sarà sicuramente il pranzo. E poi? Chiedete sempre loro come è andata. Risponderanno: bene, incalzate un po’, soprattutto con i più piccoli, è importante che imparino a raccontare e liberarsi di quello che è successo.

Insistere se non parlano?

Fate pure qualche domanda più specifica: quali insegnanti hanno incontrato, che materie hanno fatto, come stanno i compagni, come si sono sentiti, cosa è piaciuto di più. All’inizio risponderanno a monosillabi, ma piano piano impareranno.

Pronti per partire con i compiti?

Cari genitori, ma soprattutto care mamme, perché in questo peccano di più: i compiti per casa sono dei vostri figli e non vostri. Devono essere autonomi, esclusa la prima classe della scuola primaria.

Come fare, quindi?

Se il vostro bambino è in prima elementare, lasciate qualche decina di minuti dopo il pasto, poi sedetevi con lui e chiedete cosa ha fatto a scuola, fatevi mostrare i quaderni e chiedete se ha qualcosa da fare per casa. Controllate sempre con lui e stategli vicino finché deve fare o comunque rimanete in zona. Controllate insieme quando ha finito e poi fategli preparare la cartella. Questo servirà solo nel primo periodo, perché poi anche in prima devono diventare autonomi.

Per i più grandi

Nei primi giorni,chiedete pure se hanno compiti e che compiti hanno. Insegnateli subito che le piattaforme con i compiti scritti non devono essere necessarie, ma utili. Fidatevi, ma non troppo. Se sono alla scuola secondaria cominceranno anche a fare i furbi e a evitare qualche compito. Voi lasciate la libertà di fare da solo, ma ogni tanto date un’occhiata a quello che stanno facendo, ma soprattutto niente telefono.

Vi sentite pronti per partire?

Le corse dei primi giorni probabilmente faranno passare la voglia della scuola anche ai genitori, ma è solo questione di abitudine e ricordate, mancano solo due mesi e mezzo alle vacanze di Natale.

Articolo di Erika Franceschini

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