Black Horror Friday: Aileen Wuornos, un’assassina dei giorni nostri

Benvenuti a questa puntata del Black Horror Friday. Solitamente parliamo di assassine vissute anche cento-duecento anni fa. Questa settimana, però, parleremo di Aileen Wuornos, un’assassina seriale statunitense nata nella seconda metà del secolo scorso.

Biografia

Aileen Wuornos, all’anagrafe Aileen Carol Pittman nacque nel 1956 a Rochester.
Ebbe un’infanzia molto travagliata: la madre sposò il padre a soli 15 anni. Quest’ultimo soffriva di schizofrenia. Il padre venne incarcerato per violenza su minori e poco dopo si impiccò nella propria cella.

Quando Aileen compì quattro anni, la madre affidò lei e il fratello Keith ai nonni, ma neanche qui i bambini riuscirono a godere di condizioni di vita particolarmente stabili. Il nonno infatti era un alcolista.

A 14 anni Aileen venne violentata da un amico di famiglia e rimase incinta: il bambino venne portato in un istituto, in cui venne successivamente adottato. Qualche mese dopo la nascita del bimbo, Aileen lasciò la scuola, la nonna morì di insufficienza epatica e il nonno la buttò fuori casa.
Per mantenersi cominciò a prostituirsi.

Nel 1974 venne arrestata per la prima volta per guida in stato di ebbrezza per per aver sparato da un veicolo in movimento. Aileen, però, non si presentò mai in tribunale.

Matrimonio e altri arresti

Nel ’76, sposò un uomo facoltoso di 69 anni: Lewis Gratz Fell.
Venne di nuovo arrestata per aver assalito un cliente in un bar e finì anche per colpire il marito, che richiese un ordine restrittivo dal tribunale.
Così tornò in Michigan, dove venne nuovamente arrestata per aver assalito un barista. Due giorni dopo il fratello Keith morì per un cancro all’esofago e Aileen ottenne 10.000 dollari dall’assicurazione. In seguito annullò il suo matrimonio con Fell, dopo nove settimane dalla cerimonia.

Nell’86 venne arrestata nuovamente per furto e per resistenza alla polizia. In seguito venne nuovamente arrestata per aver minacciato un uomo con una pistola e per aver cercato di estorcergli dei soldi.
Durante questo periodo intrecciò una relazione con Tyria Moore, una cameriera conosciuta in un bar per omosessuali. Le due andarono a vivere insieme e Aileen manteneva entrambe continuando a prostituirsi.

Gli omicidi

Le due donne vissero insieme fino al novembre dell’89, quando la Wuornos ritornò a casa della compagna con l’auto della sua prima vittima, raccontando a Tyria di aver ucciso un suo cliente e di avergli sottratto il veicolo.
L’auto era di Richard Mallory e il suo corpo venne trovato il dicembre dello stesso anno in un bosco.

Nel maggio del 1990, venne ritrovato un corpo (mai identificato) di un uomo, ucciso da due colpi di pistola.
Nel giugno seguente, venne ritrovato il corpo di David Spears, camionista ucciso con sei colpi di pistola.
Subito dopo venne ritrovato un altro corpo, quello di Charles Carskadonn, ucciso da nove colpi.
Un’altra persona, Eugene Burness, ma stavolta l’investigatore Tom Muck riscontrò delle analogie con i vari crimini e la stretta vicinanza fra loro fece per la prima volta affiorare l’ipotesi di un serial killer. Nel settembre del 1990 venne trovato Dick Humphreys, anche lui ucciso da molteplici colpi di calibro 22. Stessa sorte toccò poco dopo al poliziotto in pensione Walter Jeno Antonio, ucciso nel novembre dello stesso anno con quattro colpi della stessa arma.

Indagini, modus operandi e arresto

La polizia, instaurando una task force, elaborò un profilo volto a ricostruire il modus operandi del serial killer: per la prima volta si ipotizzò che si potesse trattare di una prostituta che, dopo aver adescato le vittime, le uccideva nell’intimità dell’amplesso.

La svolta delle indagini si ebbe quando la Wuornos depositò a un banco dei pegni una videocamera appartenuta a una delle sue vittime, lasciando così impronte digitali che gli inquirenti confrontarono con successo con quelle ritrovate su una delle scene del crimine.

L’arresto avvenne durante una festa di motociclisti, con l’accusa di porto d’armi abusivo, ma gli agenti erano consapevoli che questa accusa non sarebbe stata sufficiente per un processo.
La compagna di Aileen, Tyria, confessò i crimini della convivente durante l’interrogatorio.
In mancanza di alcuni decisivi dettagli, i poliziotti chiesero a Tyria di parlare con Aileen al telefono per spingerla a tradirsi. Durante la conversazione Tyria fece quindi delle allusioni sugli omicidi compiuti dalla Wuornos e, per quanto la donna avesse probabilmente capito di essere intercettata, decise di parlare e confessare, scagionando quindi la fidanzata e prendendosi da sola le responsabilità di tutti i crimini.

Processo

Il processo iniziò nel gennaio del 1992 e, anche se Aileen venne accusata solamente del primo omicidio, la corte della Florida non tenne in considerazione l’attenuante della violenza e il 27 gennaio le inflisse la condanna alla sedia elettrica.

Il 15 maggio dello stesso anno la Wuornos venne condannata anche per altri tre omicidi e nel febbraio del 1992 fu ritenuta colpevole anche per l’ultimo omicidio, quello di Walter Jeno Antonio.

La donna ricorse in appello senza successo e continuò ad affermare il suo disprezzo per la vita e il suo desiderio di continuare a far del male. A dispetto di ciò le perizie psichiatriche la consideravano capace di intendere e di volere.

Dopo il processo del febbraio 1992 Aileen e Tyria non si incontrarono e non si parlarono mai più.

Aileen Wuornos venne giustiziata tramite iniezione letale il 9 ottobre 2002, dopo 12 anni trascorsi nella prigione di stato di Raiford, in Florida.

Speriamo che questa puntata del Black Horror Friday vi sia piaciuta!
Buona notte a tutti!

Alice Marcotti

Fonte: Wikipedia

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