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Creme solari: cosa sapere per evitare errori e scottature

L’uso corretto delle creme solari è fondamentale per evitare scottature. La bella stagione è finalmente alle porte e la nostra alimentazione pro tintarella, è già una realtà consolidata da mesi.

Finalmente, con bene impresso in mente il vademecum sulla protezione solare, siamo pronti a goderci le belle giornate di sole.

Tuttavia, nonostante i nostri sforzi, ci portiamo a casa una bella scottatura.

Cosa è andato storto?

Eppure abbiamo usato la crema solare, ma siamo sicuri di averla usata correttamente?

Ecco gli errori più comuni da evitare, per non rinunciare al sole.

Sembrerà scontato, ma scegliendo un fattore di protezione basso o non adeguato al proprio fototipo, si rischia una scottatura.

Più il valore di Spf è alto, meno Uvb passeranno sulla nostra pelle.

Inoltre, è bene prestare attenzione anche ai raggi Uva, scegliendo una crema solare che contenga filtri anche per questi ultimi.

Se infatti gli Uvb, fermandosi negli strati più superficiali della pelle, causano scottature; gli Uva sono direttamente collegati a invecchiamento e ad aumento del rischio di tumore.

Un errore comune è quello spalmarsi poca crema solare.

Una volta scelta la protezione più adatta al nostro fototipo, un attenzione particolare va riservata alla quantità di prodotto da applicare.

La dose raccomandata dalla Commissione europea, è di circa 30-35 grammi di lozione (pari a 6 cucchiaini da tè) per il corpo di un adulto.

Come ha evidenziato una ricerca del King’s College di Londra (pubblicata sulla rivista Acta Dermato-Venereology) ridurre la quantità di solare, significa ridurre anche la protezione.

Se mettere la crema solare prima di andare in spiaggia è un’ottima abitudine, rinnovare l’applicazione con regolarità è ancora più importante.

Il solare deve essere rimesso almeno ogni due ore e sempre dopo ogni bagno, anche in presenza della dicitura “resistente all’acqua”.

Passare la giornata sotto l’ombrellone, indossando una maglietta è una difesa poco efficace.

Inoltre, l’utilizzo di una crema solare è consigliata anche al parco, in montagna o in tutte quelle situazioni in cui ci si espone alla radiazione solare.

Le creme solari, come tutti i cosmetici hanno una data di scadenza.

La sigla PAO (Period After Opening) riportata sulla confezione, indica il periodo di tempo in cui utilizzare il solare.

Oltre alla data di scadenza il prodotto può perdere la sua efficacia.

Infine evitare il sole nelle ore più calde ed esposizioni prolungate, restano comunque buone abitudini per una giusta tintarella.

Fonti:

Beatrice Mautino “Il trucco c’è e si vede: Inganni e bugie sui cosmetici. E i consigli per difendersi” Chiarelettere, 2018

salute.gov.it

oggiscienza.it

  Autore: Valentina

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