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Vintage Friday: Cioè e le riviste che hanno segnato la nostra adolescenza

Gli anni  Ottanta, Novanta e Duemila sono stati segnati dalla diffusione delle riviste per adolescenti, come Cioè, Ragazza Moderna e Top Girl.
Per il Vintage Friday, riscopriamo le riviste della nostra adolescenza.

 

Fonte foto: Pintersest

 

Le ragazze degli anni Ottanta, Novanta e Duemila hanno imparato le prime cose sulla sessualità e sull’amore sulle riviste per adolescenti.

In quegli anni, impazzavano in edicola le riviste dedicate alle ragazze adolescenti, dove vi era un miscuglio di temi adatti alla sfera femminile, come interviste agli idoli del momento, test per sapere chi è la tua anima gemella, poster coi propri beniamini, fotoromanzi e consigli d’amore e sulla sessualità.

Queste riviste erano una vera e propria bibbia per le adolescenti, che si crucciavano quando il test del momento diceva che quel ragazzo non le amava oppure quando s’improvvisavano esperte di sesso per quattro articoli letti sul bacio alla francese.

Fonte foto: Pinterest

 

Le riviste più famose erano sicuramente Ragazza Moderna, Top Girl ed ovviamente Cioè.

Le prime due avevano cadenza mensile, entrambe erano dedicate ad adolescenti più “grandi”: il target era, perlopiù, composto da adolescenti dai 17 ai 19 anni.

Nonostante fossero piuttosto simili, vi erano alcune differenze: sulla copertina di Top Girl figurava sempre un’attrice o una cantante famosa e la maggior parte dei contenuti era dedicato al gossip, mentre Ragazza Moderna mostrava, in copertina, una modella sconosciuta, forse per cercare di avvicinarsi maggiormente alle adolescenti, che potevano identificarsi e trattava perlopiù di relazioni e temi amorosi.

Fonte foto: difesadonna.it

 

Cioè, invece, era un magazine a cadenza settimanale, pubblicato per la prima volta il 7 ottobre 1980, dalla Edizioni Panini.
Si rivolgeva ad un pubblico adolescenziale e preadolescenziale, trattando temi legati alla moda, alla musica, al cinema, all’amore ed alla sessualità.

Fu il primo settimanale, in Italia, ad abbinare alla rivista un gadget (che poteva essere un portachiavi, una trousse per i trucchi o piccola bigiotteria).

La rivista si espanse, pubblicando anche altre versioni, come Cioè Girl, Cioè Test e Cioè Max.

Cioè fu sicuramente la rivista più letta e si appoggiava a pilastri fondamentali, che la distinsero nel campo delle riviste adolescenziali.

Di Cioè, ricordiamo sicuramente i poster, inseriti al centro della rivista, che potevano essere staccati ed appesi in camera. I protagonisti dei poster potevano essere diversi: attori, cantanti, concorrenti di reality e talent (come Il Grande Fratello o Amici, o meglio, Saranno Famosi).
In ogni cameretta di un’adolescente, troneggiavano i diversi poster, che riempivano ogni superficie disponibile.

Altro pilastro furono sicuramente i già citati gadget. L’idea di avere un oggetto in vendita con una rivista, si rivelò una scelta vincente e tante adolescenti impazzirono per le penne con le teste delle Spice Girls, i profumi della Bon Bon Malizia, le varie trousse di make up e la piccola bigiotteria.

Fonte foto: Notizie.it

 

Altro evergreen erano i test. Potevano vertere su ogni argomento possibile, come l’amore, il sesso e la personalità. Tante adolescenti, scontente del proprio risultato, erano capaci di calcoli millimetrici per ottenere il risultato voluto.

E poi, c’erano sicuramente le domande sulla sessualità, un tema che è stato ripreso anche a posteriori, cercando di capire se fossero domande reali o inventate a tavolino.
Le domande sulla sessualità mostravano l’immaturità delle lettrici che chiedevano cose come:

Ho baciato un ragazzo, ora sono incinta?”.

Queste riviste, basilarmente, non fornivano una vera e propria educazione sessuale, ma solo informazioni superflue, che gettavano nella confusione le lettrici, ancora troppo giovani per certi temi.

Ma comunque, quello che mostravano queste riviste adolescenziali, era un ritratto di una ragazza disinibita, per niente imbarazzata dalla sessualità o dall’amore, convinta di rivendicare i propri diritti ed i propri piaceri.

Fonte foto: Maremagnum

 

Queste riviste hanno rappresentato un manifesto per le ragazze adolescenti, aiutandole nel loro processo di crescita.

Certo, i temi trattati erano molto leggeri, non si andava mai in profondità di alcun argomento e difficilmente si leggeva di fonti scientifiche usate per i vari articoli, ma è stato sicuramente un aiuto notevole per quelle ragazze che si sentivano in imbarazzo, per certe tematiche.
Davano coraggio ed aiutavano nel processo di formazione, anche solo con domande strampalate e banali test.

La lettura era un momento di condivisione con le amiche, che si riunivano intorno a quelle pagine, per leggere i consigli per conquistare la propria cotta o per capire cosa dovevano fare al primo appuntamento.

Le varie Ragazza Moderna, Top Girl e Cioè sono state le antenate delle moderne riviste a contenitore di oggi, come Cosmopolitan, ma indirizzate ad un pubblico adolescenziale.

In quelle pagine c’è la nostra adolescenza, la risposta ai nostri dubbi ed alle domande più imbarazzanti: abbiamo sbavato sui poster delle nostre celebrità preferite ed esibivamo i gadget trovati.

Le riviste adolescenziali sono il riassunto della nostra adolescenza e ricordarle ci riporta a quei tempi, forse difficili, ma sicuramente felici.

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