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Viktor and Rolf: abiti parlanti per la collezione Spring/Summer 2019

La sfilata degli stilisti Viktor and Rolf ha lasciato tutti senza parole, eccetto gli abiti: ampie gonne di tulle su modelle dai lunghi capelli portano le scritte dei più classici “Meme” di internet.

Lo scorso 23 Gennaio, mercoledì della settimana della moda parigina, il marchio Viktor and Rolf ha presentato la sua collezione Spring/Summer 2019 al teatro Gaitè Lyrique.

Come tutti sappiamo, le sfilate al giorno d’oggi non sono semplicemente una preview di abiti che troveremo nei negozi per la stagione successiva, ma diventano occasione per mostrare la maestria degli stilisti e dare un messaggio proprio al pari dell’arte.

A ragione di questo, sempre più designer scelgono di vestire le modelle sulle passerelle con pezzi iconici non sempre indossabili successivamente.

E’ proprio questo il caso: i direttori creativi di Viktor and Rolf hanno preferito usare metri e metri di tulle (più di 8!) corredati da scritte colorate per dare un messaggio, piuttosto che far sfilare anonimi abiti.

Fonte: Vogue
Fonte: Vogue

I capi in passerella e le modelle

Le modelle, apparentemente bamboline sospinte a girare su se stesse dalle ampie e voluminose gonne che sembrano riprendere ironicamente le mode ottocentesche tutte crinoline e bon ton, rivelano, invece, in realtà una personalità ribelle.

Donne dai lunghi capelli sciolti e ondulati mostrano di avere idee chiare in questa società spesso cieca e anche un po’ sorda ai reali problemi circostanti.

Fonte: Vogue
Fonte: Vogue

Gli abiti presentati non sono molti: dai colori vivaci, arancione, blu, bianco, nero e viola, sono tutti modelli con gonna di tulle, a balze o con voilant, tagliate a laser.

Sulla parte anteriore di ogni gonna è ricamata o stampata un’enorme scritta tratta dai “meme” più famosi del web come “Sorry, i’m late, i didn’t want to come”, “Go fuck yourself”, “No photo please” e “NO”.

Fonte: Vogue

I messaggi sugli abiti: ironici o dai significati profondi?

Molti hanno ritenuto le frasi solo statement ironici che il duo Viktor and Rolf si è  divertito a inserire come decorazioni. Dopo le magliette parlanti, gli abiti parlanti.

Analizzando meglio alcune frasi, però, si possono leggere messaggi più profondi.

L’enorme “NO” stampato sulla gonna della modella proprio all’altezza delle cosce potrebbe essere letto, per esempio, come un’esplicito riferimento a tutti quegli abusi in cui lo stupratore non viene condannato in quanto, secondo il giudice, la ragazza abusata non è stata abbastanza chiara nel rifiutare l’altro. Cosa potrebbe essere più chiaro, allora, di una enorme negazione dipinta addosso?

Fonte: Vogue

“I Want a Better World”, un’altra delle frasi in passerella, sarebbe un grido a una richiesta di un mondo migliore: e quale mondo sarebbe migliore di uno senza violenza sulle donne? senza femminicidi, abusi, attentati?

Fonte: Vogue

Le modelle sarebbero, così, portatrici di un messaggio molto profondo e non semplicemente di ironia da rete web e social network.

Fonte: Vogue

 

Video Sfilata: https://it.fashionnetwork.com/videos/video/20842,Viktor-Rolf-Haute-Couture-Spring-Summer-2019-Show-in-Paris.html#.XEoufVxKjIU

 

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