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Vintage Friday: i Backstreet Boys, simbolo dell’annata Novanta

Hanno conquistato il cuore delle ragazzine e sono diventati gli idoli pop degli anni Novanta. Per il Vintage Friday di oggi, ripercorriamo la storia dei Backstreet Boys, la boyband  che ha annunciato un nuovo tour, per un grande ritorno sulle scene.

 

Fonte foto: Corriere della Sera

“You are my fire, the one desire.
Believe when I say, I want it that way”

 

Hanno fatto urlare generazioni di ragazzine, hanno fatto cantare le loro canzoni a milioni di persone, (che le cantano ancora oggi) ed hanno un gran successo.

I Backstreet Boys sono una boyband statunitense, formatisi a Orlando, in Florida, nel 1993. I BSB sono una boyband nata a tavolino, per opera del produttore Lou Pearlman, manager musicale, ispirato dal successo del gruppo New Kids on the Block degli anni Ottanta.

Iniziano le audizioni e vengono trovati i cinque membri: Nick Carter (12 anni), AJ McLean (14 anni), Howie Dorough (19 anni), Kevin Richardson (21 anni) e Brian Littrell (18 anni); gli ultimi due si sono aggiunti in un secondo momento, quando due membri precedenti hanno lasciato il successo.

I cinque ragazzi, di età molto diverse, si uniscono nella band che prende il nome di Backstreet Boys, dal Backstreet Market di Orlando, un luogo molto in voga tra i teenager del posto. La boyband fece gavetta facendo concerti in piccoli posti: assemblee studentesche, centri commerciali, show televisivi.

Fonte foto: CHYM

 

Nel 1995 i cinque ragazzi registrarono il loro primo singolo, We’ve got it Goin’on”, ma la partenza fu piuttosto tiepida negli Stati Uniti, mentre riscosse più successo in Europa. La popolarità arriva con la vittoria del loro primo MTV European Music Awards come artisti internazionali in Germania ed inizia il loro inarrestabile successo.

Nel 1997 il “fenomeno Backstreet Boys” esplode anche negli Stati Uniti e venne pubblicato il loro secondo album, Backstreet’s Back, dal quale vennero estratte alcune delle canzoni più famose della band, come Everybody (Backstreet’s Back), As Long As You Love Me e All I Have to Give. L’album raggiunse la seconda posizione nella Billboard 100 e divenne subito numero uno in diversi Paesi dell’Europa.

Nel 1998 ricevettero anche le chiavi della città di Orlando, in Florida, come gesto di riconoscenza per il concerto, nel quale i BSB donarono il ricavato alle vittime del ciclone che si era abbattuto su quella zona.

 

Nel maggio 1999 il gruppo pubblicò il quarto album, Millennium, che gli portò la fama planetaria; l’album raggiunse tutte le prime classifiche e si aggiudicò 11 dischi di Platino.

Diversi erano i brani di successo, come I Want It That Way e Show me the meaning of being lonely: furono nominati per 5 Grammy Awards e vinsero 4 Billboard Music Awards.Nel giugno dello stesso anno, la band intraprese il tour Into the Millennium, che registrò 115 sold out. Millennium  fu il più venduto del 1999 ed il secondo più venduto degli anni Novanta.

Fonte foto: YouTube

Nel novembre del 2000, i ragazzi pubblicarono il loro quarto album, Black & Blue, che sfornò diverse hit, come Shape of my heart e The Call. Nel 2001 uscì il primo Greatest Hits della loro carriera.

Finita la promozione dell’album, i cinque ragazzi decisero di prendersi una pausa, a favore delle loro carriere soliste: il primo a pubblicare un album solista fu Nick Carter, il più giovane della band.

Dopo diversi anni di silenzio, nel 2005 i Backstreet Boys tornano in scena, col singolo Incomplete; l’attesa per quel singolo e l’amore per la boyband fecero rimanere il brano nella Top 10 per mesi.

 

Da qui in poi, le loro canzoni non ebbero più il successo degli anni precedenti: Kevin, nel 2006, decise di lasciare la band, per dedicarsi ad altri interessi. Gli altri componenti, pur avendone avuta la possibilità, decisero di non sostituirlo, lasciandogli sempre la porta aperta. Kevin tornerà ad essere membro effettivo della band nel 2012.

Il 9 novembre 2018, i Backstreet Boys hanno annunciato il primo tour europeo ed americano, dopo ben 18 anni e che toccherà anche l’Italia, il 15 maggio al Mediolanum Forum di Milano.

Fonte foto: Classifiche musicali

I Backstreet Boys sono stati l’emblema della “boyband” ed avevano tutti i requisiti per esserlo: componenti dalle facce pulite, voci piacevoli, canzoni pop e dense di amore; questo è stato il cocktail vincente.

Gli anni Novanta sono stati la decade delle band e possiamo dire che i Backstreet Boys siano la band più amata ed ascoltata dagli anni ’90.
I magazine Billboard e Rolling Stone hanno eletto la band come:

“la più grande ed iconica boyband di tutti i tempi”.

 

Fonte foto: Daily Mail

Come tutte le boyband anni Novanta, anche i componenti dei Backstreet Boys avevano stili precisi e differenziati, per potersi rivolgere a diversi target e non scontentare nessuno.

C’era Nick Carter, il più giovane della boyband, faccino pulito, biondo con gli occhi azzurri e taglio di capelli “a scodella” che ha spopolato tra gli adolescenti di quel periodo (purtroppo per noi).

Howie Dorough
, una delle voci più belle della boyband. Aveva quasi dei lineamenti orientali e portava lunghi capelli raccolti. Fu sicuramente il sogno erotico di tante teenager (e mamme).

Kevin Richardson
, il più anziano del gruppo. Tenebroso, quasi sempre serio e sulle sue, dalla bellezza criptica e sicuramente più matura rispetto agli altri componenti della band.

Brian Littrell,
occhi azzurri e voce angelica, era il vero ragazzo della porta accanto, che cantava la maggior parte degli acuti nelle canzoni della band.

Aj McLean,
il ribelle del gruppo. L’uomo è stato ricoverato più volte in rehab per disintossicazione da alcol e droghe. Il suo comportamento ed il suo look lo rappresentavano come il bad boy della band al grande pubblico.

Fonte foto: Tv Sorrisi e Canzoni

Senza Backstreet Boys non esisterebbero gli anni Novanta e senza gli anni Novanta non esisterebbero i Backstreet Boys.


Sappiamo ancora tutti le loro canzoni, siamo ancora tutti follemente innamorati di loro e sicuramente non vediamo l’ora di partecipare al loro nuovo tour.

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