Il 10 Ottobre, è la Giornata Nazionale della Psicologia, una delle scienze e delle professioni che più risente di pregiudizi e luoghi comuni sbagliati. La figura dello psicoterapeuta è infatti spesso stereotipata: è colui che ha uno studio con un lettino, che interpreta i sogni e che ti dà consigli.  Ma è veramente così?

1. Siamo tutti un po’ psicologi

fbee81b6c3bfc5c10b0c6c29f853c3a9-320x213 "Siamo tutti un po' Psicologi" e altri miti da sfatareLa professione dello psicologo è spesso fraintesa e crea confusione. Si diventa psicologo una volta che si è fatta una formazione di cinque anni di università e un anno di tirocinio post laurea per l’iscrizione all’Albo degli psicologi. Lo psicologo si occupa di prevenzione, diagnosi e attività di riabilitazione e di sostegno nei confronti di singoli soggetti ma anche di gruppi, organizzazioni e comunità. Lo psicologo non è necessariamente uno psicoterapeuta. A diventare Psicoterapeuti possono essere Psicologi, ma anche Medici, che hanno effettuato una scuola di specializzazione di almeno quattro anni per potersi occupare di riabilitazione nel campo di disturbi specifici.

La formazione e la professione di uno psicologo non è equiparabile a quello di altre figure o di semplici amici. Lo psicologo non dà consigli ma si occupa della cura degli individui facendo interventi su base scientifica e non secondo il senso comune.

2. Lo psicologo non serve, lo psichiatra sì

Le mansioni di uno psicologo e di uno psichiatra non sono le stesse e, per la cura di un soggetto, sono entrambe foPsychiatrist-vs-Psychologist-NEW-775x320-320x132 "Siamo tutti un po' Psicologi" e altri miti da sfatarendamentali. Se lo psichiatra serve per la cura farmacologica e le diagnosi dei disturbi, lo psicoterapeuta serve ad offrire al paziente possibilità di autorealizzazione e adattamento nel suo ambiente sociale di riferimento. Una funzione non esclude l’altra e quindi psichiatri e psicologi spesso lavorano insieme sui casi clinici, facendo un intervento congiunto.

E’ sbagliato dire che lo psicologo non serve nel momento in cui c’è il farmaco, così come è sbagliato dire il contrario. A parte per casi eccezionali la cura di malati psichiatrici richiede necessariamente sia uno psichiatra sia uno psicologo, per avere una riabilitazione a 360 gradi.

3. Lo psicologo non ha bisogno di una laurea

Infatti una laurea non basta per la piena conoscenza della psiche. La ricerca nel campo della psicologia sta facendo progressi in tutto il mondo e le scoperte degli ultimi decenni sono tantissime. La psicologia è tale perché è una scienza e, in quanto scienza, non si può non studiare.

Lo psicologo non dà consigli, lo psicologo si occupa di riorganizzare parti fondamentali della personalità. E’ impossibile riabilitare qualcuno senza avere una formazione specifica, sarebbe dannoso per il paziente.

4. La psicologia non è una scienza

E’ vuntitled2 "Siamo tutti un po' Psicologi" e altri miti da sfatareero, la psicologia non è una scienza…esatta. E’ una scienza umana. L’oggetto di studio della psicologia è generalmente l’individuo, studiato mediante metodo scientifico e valutato usando la statistica come strumento di analisi dei dati ottenuti. Per questo motivo le ricerche in psicologia sono verificate e verificabili. Inoltre la psicologia pone le sue basi sulla neurobiologia, la cui ricerca necessariamente si intreccia con le scoperte in ambito psicologico…e viceversa!

Questo non significa che tutto ciò che dice la psicologia è universalmente vero ma che è stato verificato da numerose ricerche sul tema, visto da differenti discipline. Per questo motivo la psicologia non è senso comune, ma è progresso scientifico.

5. Lo psicologo usa il lettino, interpreta i sogni e guarda al passato

L’uso del lettino era diffuso ai tempi di Freud…adesso è quasi scomparso!  Esistono numerosissime scuole di psicoterapia che si differenziano anche in base all’approccio con il paziente e ai metodi di cura. L’uso del lettino, l’interpretazione dei sogni e l’occhio al passato sono tecniche usatuntitled "Siamo tutti un po' Psicologi" e altri miti da sfataree prevalentemente dalle scuole psicoanalitiche, e nemmeno da tutte.

Per questo motivo queste sono tecniche psicologiche che più caratterizzano il passato della psicologia. Oggigiorno sono molto più diffuse scuole, come la Cognitivo comportamentale, che basano l’intervento sulla ristrutturazione cognitiva presente del disagio e sull’insegnamento di tecniche di riabilitazione al paziente che lo aiutano a raggiungere l’indipendenza. Un altro esempio è la scuola con approccio Sistemico-relazionale in cui il focus della psicoterapia diventa la relazione.

Questi approcci nascono per rispondere alle esigenze di tutti: c’è chi, per la sua storia, ha bisogno di un intervento psicoanalitico come c’è chi ha bisogno di un altro tipo di intervento. Le tecniche psicologiche sono avanzate, e con loro anche i metodi di cura!

6. Lo psicologo cura i pazzi e i deboli

Lo psicologo si occupa di facilitare la crescita personale e l’adattamento sociale di tutti coloro che hanno capito di aver bisogno di una mano per seguire al meglio la propria strada, non necessariamente si occupano di chi ha un disturbo mentale.

Infatti ci sono ambiti di applicazione della psicologia anche differenti dal contesto della psicologia clinica. Ad esempio, nella Psicologia del lavoro, l’intervento psicologico è svolto sui lavoratori e sui membri di organizzazioni. Questo dimostra che ad aver bisogno di sostegno psicologico non è solo chi è affetto da un disturbo, ma chiunque sta vivendo una fase poco stabile del proprio percorso che lo porta a vivere una situazione di malessere generalizzato.

A renderti debole è la negazione di un problema, non la sua ammissione. Decidere di andare in psicoterapia non è un’ammissione di debolezza ma è consapevolezza di aiuto da parte di un professionista.
Ammettere il malessere è il primo passo verso il benessere. Non avere paura di confrontarti con te stesso.

 

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