Allattamento al seno: verità e falsi miti sulla perdita di peso

Margherita Giacovelli

6 anni fa

Articolo di Milena Vitucci

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Terminato il periodo di gravidanza, alcune donne si chiedono se, la pratica dell’allattamento seno, possa far perder loro i chili di troppo, acquisiti durante i nove mesi di gestazione.

Non è propriamente corretto affermare che l’allattamento al seno sia in grado di far dimagrire tutte le donne allo stesso modo e soprattutto con la stessa velocità.

Quali sono allora le verità? E quali i falsi miti?

L’allattamento al seno comporta numerosi vantaggi e svantaggi, sia per il bambino che per la mamma. Tra questi, innanzitutto, un importante consumo di calorie dall’organismo: per produrre 750 grammi di latte materno, infatti, si bruciano circa 560 calorie.

Bisogna poi ricordare che ogni organismo funziona e risponde agli stimoli in maniera diversa e che il metabolismo ed il sistema ormonale varia da donna a donna.

Per tale ragione, è più corretto affermare, dunque, che l’allattamento può contribuire -a seconda dei casi- alla perdita di peso insieme ad una buona attività fisica e ad un’alimentazione equilibrata.

Si può parlare di graduale perdita di peso solo se, le calorie perse con la produzione del latte, vengono perfettamente reintegrate dall’organismo.

In caso contrario, qualora si verifichi un brusco eccesso o calo di peso, si parla di ipotiroidismo ed ipertiroidismo, squilibrio chiamato tiroidite post- partum.

La pratica dell’allattamento risulta essere di fondamentale importanza a livello socio-antropologico.

Più nello specifico, sin dai primi attimi, mamma e bambino sono legati da una speciale forza magnetica, che si innesca in maniera assolutamente naturale: il ritmo.

L’azione ritmica comincia nel momento in cui la mamma dialoga con il suo piccolo durante i primi mesi di vita o addirittura nel corso delle prime settimane di gestazione, richiamando dalla pancia la sua attenzione, canticchiando o sferrando piccoli colpetti a mo’ di carezze. Di rimando, il bimbo scalcia, ed è cosi che si instaura la prima relazione affettiva.

E’ importante che la figura materna mantenga sempre viva la fiamma del legame ritmico, che va alimentata di giorno in giorno, soprattutto dal momento in cui il piccolo vede la luce del sole.