Gli anni Ottanta erano gli anni del fluo, della bella musica e dell’eccesso. Di recente c’è stato un grosso ritorno alle atmosfere di quel periodo, così grande da far provare a tutti una grande nostalgia. Oggi per il Vintage Friday vediamo quali erano gli “indispensabili” per un teenager anni Ottanta.

 

steso-cover_io-c_ero_negli-_anni_80-1030x615-320x191 Vintage Friday: gli "indispensabili" degli anni Ottanta
Fonte foto: Panorama

 

Gli Ottanta stanno tornando prepotenti nelle nostre vite a giudicare dalle decine di film e serie tv che decidono, sempre più spesso, di ambientare le loro storie in quegli anni.

Basti vedere il grande successo della serie sci-fi Stranger Things, ambientata negli anni Ottanta, che parla di un gruppo di ragazzini alle prese con alieni e società super-segrete. Oppure la puntata “San Junipero” di un’altra serie tv di successo di Netflix, Black Mirror, nella quale si mescolano le tematiche oscure ed intrigate dei futuri distopici descritti dalla serie, con l’ambientazione vintage degli anni Ottanta.
Ma anche l’ultimo film di Steven Spielberg, Ready Player One, che racconta di un futuro distopico, ma col protagonista che ama gli anni Ottanta.
Sono stati riportati in auge, con remake e reboot, film simbolo di quegli anni, come Blade Runner e Ghostbusters ed è stata messa di nuovo in vendita la tecnologia di quegli anni.

 

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Fonte foto: Pinterest

 

Sempre più spesso gli anni Ottanta vengono presi come sfondo per nuove storie. Ma perché questo ritorno di fiamma con questa decade?

Probabilmente ciò è dato dal fatto che la generazione dei trentenni di oggi sia detta “generazione Peter Pan”, proprio per la voglia di non crescere e di rimanere legati al passato.
Ma se non vogliamo addentrarci nel mondo psicologico, possiamo tranquillamente affermare che gli anni Ottanta attirano ancora molto per essere il periodo che ha prodotto la maggior parte della cultura pop di cui ci nutriamo. Molta musica di successo è stata prodotta in quegli anni, c’è stata la nascita di MTV, cantanti di successo hanno avuto il loro periodo clou in quegli anni, come Madonna ed i Queen.
Anche dal punto di vista cinematografico, gli anni Ottanta sono una decade densa di cultura pop: i film di John Hughes, i tantissimi film di fantascienza diventati cult, come ET e Ghostbusters, le saghe cinematografiche più belle, come Star Wars e Ritorno al Futuro.
Insomma, gli anni Ottanta sono scolpiti nel cuore di tutti: di chi li ha vissuti nel pieno della sua adolescenza, di chi era già adulto e di chi non li ha vissuti, ma li ama comunque.

Proprio grazie a questo ritorno agli Eighties, possiamo capire meglio com’era la vita di un adolescente in quegli anni e notare le migliaia di differenze rispetto all’adolescenza di oggi.

Vediamo cosa definiva un teenager negli anni Ottanta.

 

 

 

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Fonte foto: RadioLaser

Registrare le compilation sulle musicassette

Non c’era atto d’amore più grande di registrare canzoni d’amore su una cassetta e poi regalarla alla nostra cotta. Potevano essere ascoltate sia negli stereo giganteschi che si avevano in casa e sia portarle in giro col proprio walkman, accompagnato, ovviamente, da cuffie enormi.
Si aspettavano ore ed ore vicino allo stereo per la canzone che si voleva e si faceva tantissima attenzione nel registrarla ed eliminare tutti i rumori estranei. Si compravano un paio di cassette vergini, si registravano più e più volte i nastri, infischiandosene dei diritti e della SIAE e poi si distribuivano ad amici e parenti, ma soprattutto alla nostra cara e vecchia cotta.
Dopo il ritorno violento dei vinili, aspettiamo con ansia anche quello delle musicassette.

 

 

 

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Fonte foto: ClickBlog

Rullini macchinette fotografiche

Millenni prima di Instagram, delle foto a ciò che mangiamo quotidianamente e dei mille selfie sparati quotidianamente, c’erano le macchinette fotografiche con rullini.
Difficile pensare di fare migliaia di foto, anche al nulla, quando c’era un numero limitato di fotografie da poter fare, quindi si cercava di fotografare sono l’indispensabile.
Forse oggi abbiamo più momenti da condividere con la fotografia, ma niente supera l’ansia che provavamo quando andavamo a ritirare le fotografie fatte, sperando che fossero perlomeno decenti e non sfocate.

 

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Fonte foto: tctimes.com

Niente cellulare

Ecco, la mancanza di cellulare è una delle più grandi differenze con l’epoca odierna. Non si poteva sapere dov’erano i propri figli quando uscivano di casa, non si poteva avvertire nessuno per un ritardo. Si doveva pianificare di più e non pretendere di decidere tutto all’ultimo minuto, bisognava adeguarsi.
Forse, negli anni Ottanta, erano presenti più disagi per comunicazioni all’ultimo minuto, ma sicuramente uscire la sera e parlare faccia a faccia era molto più gratificante.

 

 

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Fonte foro: wired.it

Space Invaders

Uno dei principali videogiochi degli anni Ottanta, nonché uno dei primi, fu Space Invaders. Influenzò l’intera generazione come nessun altro videogioco ed ha dato inizio all’età d’oro dei videogiochi arcade.
Parliamo del videogame classico per eccellenza, il videogioco nel quale spendere tutti i soldi della paghetta per prendere i gettoni con cui giocare.
Space Invaders metteva in scena un’invasione aliena contro cui il giocatore doveva combattere, con un piccolo cannone.
Questo videogioco fu una delle pietre miliari della generazione Ottanta, dato anche l’exploit della fantascienza al cinema.

 

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Fonte foto: Moda Pour Femme

Stile di Madonna

Negli anni Ottanta se non avevi un tutù, gli scaldamuscoli ed un fiore in tulle in testa, non eri nessuno. Fu così che migliaia di adolescenti copiarono lo stile che Madonna presentava nei videoclip. Nelle strade, era un tripudio di scaldamuscoli fluo indossati sopra le scarpe col tacco, giubbotti oversize, molto spesso di jeans, scarpe da ginnastica Superga, tute di nylon e capelli con la permanente.
Molti dei look anni Ottanta sono tornati in auge, anche se in una versione meno “estrosa”.

 

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Fonte foto: Pinterest

Magnum P.I.

Magnum P.I. è stata una delle serie tv di maggiore successo di quegli anni. Andò in onda dal 1980 al 1990, prendendo in pieno la decade ’80.
Il protagonista era Thomas Sullivan Magnum IV, più semplicemente Magnum, ufficiale di Marina che diventa investigatore privato.
La serie ebbe molto successo anche per il carisma del protagonista, Tom Selleck, che lanciò la moda del baffo folto e che diventò uno dei maggiori sex symbol dell’epoca.

 

 

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Fonte foto: CineBlog

Le commedie adolescenziali di John Hughes

Uno dei tratti principali della cinematografia anni Ottanta, oltre alla presenza massiccia di fantascienza, è proprio la grande quantità di commedie romantiche adolescenziali ed il principale artefice fu John Hughes.
Il regista cavalcò l’onda del genere e ci ha regalato alcune delle commedie romantiche migliori della cinematografia, come Breakfast Club, Bella in Rosa e Sixteen Candles- Un compleanno da ricordare.
John Hughes ha alimentato il sogno di ogni adolescente coi primi amori e le prime amicizie, descrivendo l’adolescenza anni Ottanta in maniera impeccabile.

 

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Fonte foto: Ritagli.org

Postalmarket

I vari Amazon, Zalando ed i siti orientali dove oggi compriamo i vestiti, hanno un antenato illustre: Postalmarket. Quanto tempo passato a sfogliare le pagine dei cataloghi, arrivati per corrispondenza, per scegliere di comprare i vestiti a scatola chiusa, senza poterli provare e sperando che arrivassero in fretta e che vestissero alla perfezione.
Una delle modelle principali a reclamizzare i capi di prima linea era Cindy Crawford, la super top model famosissima negli anni Ottanta.

 

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Fonte foto: Rai Media

Cubo di Rubik

Il magico cubo fu inventato nel 1974, ma ebbe il vero boom negli anni Ottanta. Fu inventato da un professore di architettura ungherese ed è un twisty puzzle in 3D, un rompicapo che potevi portare ovunque, anche a scuola, per cercare di risolverlo e cercare di allineare i colori in una sola facciata
Il cubo cercava di allenare la testa alla logica per poterlo risolvere, ma in pochi ci riuscivano. Col tempo si sono create anche delle vere e proprie manifestazioni per la sua risoluzione nel minor tempo impossibile.
È uno degli oggetti più cult degli anni Ottanta.

 

 

Questo era lo starter-pack di un perfetto teen-ager anni Ottanta, fatto di musica, moda, cinema e giochi.
Erano anni semplici e poco artefatti, anni in cui la tecnologia stava iniziando a fare capolino, ma non era ancora al centro della vita di tutti noi. Forse proprio per questo che stanno tornando con tale prepotenza nel cinema e nella moda.

E noi possiamo solo che esserne felici.

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