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Try to be Happy, piccolo racconto sulla felicità

“Non è tanto importante che la felicità sia eterna ma che si possa essere felici al momento”. (Grey’s Anatomy)

Sono qui. Seduto penzoloni sul cornicione del terrazzo del mio palazzo, quello in comune a tutti gli inquilini. E mi chiedo, ma quanto sarà alto? Se cado mi faccio male o Dio e Caronte devono giocarsela per portarmi con loro? Eppure c’è gente che si fa queste domande e poi molla, e crolla, e muore. Ma io non sono uno che molla, non scappo, io resto. Resto e combatto. Altrimenti che cosa ci sarebbe di bello nel vivere se non ci fossero ostacoli da superare?

Sono qui. Seduto penzoloni sul cornicione e mi chiedo quale sia l’ultimo pensiero di chi molla. Pensano all’amore della loro vita o al loro migliore amico? O forse a come sarebbe andata se… io per esempio adesso, l’unica cosa a cui riesco a pensare è che vorrei un gelato alla stracciatella. Cazzo se la stracciatella è un motivo per vivere! Una doccia calda dopo una giornata di lavoro, la cioccolata calda nelle sere d’inverno, i tuffi nell’acqua gelida nel mare d’estate quando il sole scotta così tanto che sulla sabbia devi correre e bruciarti. Da bambino correvo e mio padre diceva che era tutta una questione di mente, se pensi che scotti allora scappi e ho provato a non correre ma la sabbia scotta.

Un bicchiere di vino in compagnia dei tuoi amici, scartare i regali a Natale e guardare gli altri mentre li aprono e studiare le loro facce sorprese, contente, dispiaciute. Fare shopping e sentirsi realizzati perché quella cosa che cercavi finalmente è tua, vedere un bambino che fa i primi passi e pronuncia per la prima volta la parola mamma, sentirsi dire ti amo e fare l’amore sotto le coperte stretto in un abbraccio di calore e passione, cazzo se questi sono motivi per vivere. Certo, non è nulla di concreto ma chi dice che le cose concrete siano per forza materiali?

Queste lo sono molto di più perché ti toccano l’animo, e sei felice.

Sono qui, seduto penzoloni e penso che vorrei vivere anche solo per continuare a sentire la mia canzone preferita, quella a cui sono affezionato da sempre, anche solo per rivedere mille volte la scena del film che conosco a memoria, quella che mi è rimasta impressa più di tutte, anche solo per urlare a squarciagola e sentire l’eco delle mie parole, anche solo per assaporare il mio solito pasto o sentire il profumo del mondo, vederne i colori, anche perché se ci rinunciassi chi mi dice che dove andrò potrò fare tutto questo? Chi mi dice che dove andrò potrò continuare a fantasticare di incontrare il mio attore preferito, a immaginare come sarebbero andati gli eventi se tutto fosse stato meno reale e i dinosauri non si fossero estinti e io avrei potuto cavalcare un drago?

Perché si, la vita è fatta anche di questo, non c’è solo il telegiornale che ti ricorda quanto siano cattive le persone, c’è anche la magia, quella che ti fa credere ancora e che ti fa innamorare. Che belle le persone innamorate. Le vedi e le riconosci, sono quelle che girano con occhi sognanti, con il cuore in mano e le gambe tremanti e che guardano sempre verso il cielo e mai verso terra, quelle che pensano che un po’ di romanticismo alla fine non è poi così male.

Sono qui seduto penzoloni e penso quale potrebbe essere il motivo di vita degli altri. Molti sicuramente la pensano come me, o hanno un loro obiettivo e in vista di quello vivono. Per esempio, per i miei genitori un motivo per vivere è quello di raggiungere la vecchiaia, e viaggiare in giro per il mondo, conoscere posti e culture e imparare lingue e poi andarsene con qualcosa in più nel loro bagaglio di conoscenze. C’è chi invece potrebbe continuare ad andare avanti anche solo per il piacere di aiutare gli altri e vederli felici, perché certo la felicità è un motivo per vivere.

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