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La ragazza che sposò la Tour Eiffel

Juliana ed Erika : due amori “diversi” per il simbolo di Parigi

Tour Eiffel mon amour.

Ci sono luoghi sulla terra in grado di suscitare emozioni incredibili: la Francia, forse, ne ha più di altri paesi: la lingua dolce come il francese non lascia certo indifferenti,il Louvre e la sua collezione di quadri, ma soprattutto la Tour Eiffel.

Simbolo di questa città, monumento all’amore oltre che della nazione europea più visitata e amata dai giovani.

Amore che non si sa se invadeva il cuore di una 18enne californiana, Juliana Corrales; ormai da giorni sul web e non solo si parla di lei e della sua promessa fatta per scherzo divenuto vero amore.

Baciare qualcuno sotto la torre Eiffel, questa era la sua promessa, e alla fine qualcuno ha baciato per davvero: Gavin, ventenne texano volato nella capitale francese con la mamma.

Un bacio destinato a rimanere tale, e a non sfociare in nulla di più, dal momento che lui è fidanzato, con grande delusione di Juliana.

Ma c’è anche chi , come Erika, prova qualcosa di più che semplice interesse proprio per tutto quel ferro innalzato dal genio di Gustave Eiffel per un Expo d’inizio secolo.

Infatti avrebbe visto nel simbolo parigino come un gigantesco fidanzato francese e si è dichiarata a quei bulloni e assi.

La ragazza non è drogata sotto effetto di chissà quale sostanza stupefacente ma affetto da una malattia dello spettro autistico, meglio nota come Oggettofilia.

Una sindrome in cui una persona s’innamora di materie inanimate come oggetti domestici o, come appunto Erika Eiffel, monumenti universalmente noti come la Tour Eiffel.

Vi è un altro caso dove un americana coetanea ha comunicato un suo matrimonio con Lady Liberty, ovvero la Statua della Libertà.

Anzi, si sarebbero spinte fino ad un orgasmo con queste incredibili opere d’arte e di storia, entrambe figlie dell’ingegnere francese, proprio come se fossero umani.

(continua nella pagina seguente)

Juliana ed Erika : due amori “diversi” per il simbolo di Parigi

Una forma disgustosa e ripugnante che non è la forma d’amore che l’arte desidera.

Meglio assai essere innamorati di un Peter Pan a Kensington Gardens o un Putto robbiano a Firenze semplicemente condividendo il messaggio che lo scultore ha voluto incastonare nelle sue creazioni.

SITOGRAFIA

http://leganerd.com/2010/11/15/la-donna-che-sposo-la-torre-eiffel/

http://www.huffingtonpost.it/2018/01/11/cerca-il-ragazzo-che-ha-baciato-sulla-tour-eiffel-chiede-aiuto-al-web-e-ci-riesce-ma-lui-e-gia-fidanzato_a_23330986/

http://it.lovepedia.net/magazine/535-oggettofilia-una-sindrome-da-non-sottovalutare.htm

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