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Viaggi intorno al mondo: Messico e Guatemala (parte 3) – San Cristobal

Alla scoperta di San Cristobal

Rimasi in quelle spiagge per qualche giorno ancora, prima di partire per una nuova destinazione: San Cristobal de Las Casas.

Al fuoco sacro si tenne una cerimonia con uno sciamano del luogo.

Vi partecipai, ma non facevo parte della famiglia di discepoli che la organizzò e come ad ogni altro presente, mi venne sputato in faccia alcool direttamente dalla bocca dello sciamano… per loro era un rito.

Ripartimmo io e Paolo alla volta del Chiapas: destinazione San Cristobal de Las Casas.

Lì aveva qualche contatto con vecchi amici e c’era una piccola comune di traveller che ci avrebbe ospitato.

Affrontammo il viaggio verso il Chiapas sempre a bordo di corriere.

Una volta arrivati a destinazione cercammo alloggio a San Cristobal. Trovammo la piccola comune gestita da ragazzi francesi di Mont Pellier e ci presentammo agli ospiti.

Purtroppo non avevano posti letto disponibili: la struttura consisteva in una ampia corte all’aperto, sulla quale si affacciava una bella cucina, bagni, sala comune e due stanze-dormitorio: una per i maschi e una per le femmine.

Trovammo comunque il modo di trascorrere lì in quell’ambiente qualche giorno, sistemando la tenda ad igloo che Paolo si era portato, sul tetto della casa.

Il cielo era limpidissimo, attraversato da grossi nuvoloni bianchi come il cotone e il mio compagno di viaggio mi mostrava la sua attrezzatura da artista di strada con la quale aveva intenzione di alzare qualche soldo in paese per proseguire il suo viaggio.

Io continuavo a disegnare a pastello su un grosso album che avevo comprato durante il tragitto e non mi dispiaceva l’idea di fare ritratti alle persone per continuare quell’esperienza.

L’atmosfera anche lì in collina, come giù alla posada, era molto gioviale: tutti si adoperavano per fare qualcosa.

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Viaggi intorno al mondo: Messico e Guatemala – San Cristobal

Le amache non mancavano neanche qui e mi intrattenni in una piacevole chiacchierata con l’organizzatore francese, mentre mi esercitavo nel fargli un ritratto.

Conobbi quattro ragazze del Quebec, due delle quali istruttrici di Kundalini yoga, molto entusiaste dei miei racconti circa il mio viaggio in India e le rincontrai in seguito in Guatemala mentre tenevano un corso di questa disciplina di meditazione.

Andai a comprare una confezione di uova per la colazione e mi sentii molto a mio agio in quel contesto, ma avevo voglia di visitare il paese, di muovermi di più e non mi fermai molto ad ogni tappa.

San Cristobal de Las Casas mi piacque molto: dalla piazza centrale alle vie principali del paese e non aveva per niente l’aria di un piccolo villaggio, i bar alla moda, le bancarelle per le vie del centro e la movida mi conquistarono subito.

Le case erano basse, quasi tutte ad un piano e variopinte: dal giallo al rosso, al blu, vecchi maggioloni restaurati stavano parcheggiati ai bordi della via.

Le ragazze quebeche partirono per una escursione ad un lago famoso lì nei pressi e noi facemmo gli artisti di strada per la gente del posto: chi suonava, chi faceva il giocoliere e chi disegnava (il sottoscritto).

Partire per restare in quel luogo avrebbe voluto dire accettare lo stile di vita che quei ragazzi abbracciavano, immaginai.

Non mi sentii davvero del tutto a mio agio in quei panni, nel senso che sì è consono per una vacanza, ma avevo bisogno di qualcosa di più, avevo bisogno di produrre.

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Viaggi intorno al mondo: Messico e Guatemala – San Cristobal

Avevo fondato la mia etichetta l’anno prima in India, a Goa, e non mi soddisfaceva molto come condizione quella di traveller a vita, ma è anche così che continuai la mia meditazione sulla poetica del non ritorno.

Qualcosa che come un virus mi colse in centro-America, come sulle coste dell’oceano Indiano e che tutt’ora a dieci anni dal mio ritorno, sto portando avanti col mio studio e le mie auto-produzioni.

Faccio una piccola premessa prima di continuare questo diario di viaggio: le mete che scelsi furono quelle classiche della cultura dei figli dei fiori.

Cultura che mi svezzò soprattutto come letture.

Cercare di reinterpretare in maniera costruttiva la lezione appresa dal passato fu l’insegnamento che ne trassi da queste esperienze, che non furono solo il vedere posti o prenotare partenze, ma una importante lezione per il futuro.

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