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Armi biologiche e chimiche: la “scienza” di Kim Jong Hun

Malattie “dimenticate” come prove di potenza militare

L’ultilizzo di armi biologiche e chimiche per mostrare la propria potenza militare.

Questo sarebbe l’ultimo stratagemma a cui ricorrebbe il leader nordcoreano, Kim Jong Hun, secondo quanto dichiarato da diversi rapporti Usa.

Il New York Post, inoltre, cita uno studio del Belfer Center for Science and International Affairs dell’Harvard Kennedy School circa la produzione di tali armi, le quali verrebbero in seguito testate su soggetti umani.

Le armi biologiche nella storia

Con il termine arma biologica  si fa riferimento ad un agente microbiologico nocivo, o una tossina da esso prodotta, che viene utilizzato, al fine di diffondere la contaminazione e il contagio in territori e popolazioni nemiche.

Contrariarmente a quanto si possa pensare, l’utilizzo di queste armi ha origini molto antiche,risalenti addirittura alle dominazioni barbariche, dove tali popolazioni ne facevano un uso inconsapevole.

Nel Medioevo era considerato “attacco biologico” il lancio di cadaveri nelle città nemiche coi trabucchi o nelle riserve d’acqua come modalità di avvelenamento: si ipotizza che proprio con questo metodo la peste si diffuse nella colonia genovese di Caffa, in Crimea, e in seguito in Europa attraverso i traffici marittimi.

In epoca contemporanea l’uso di armi biologiche diventa consapevole, soprattutto durante le guerre che si svolsero tra il 1937 e il 1945.

Due episodi importanti sono la Seconda guerra sino-giapponese e  l’attacco bioterroristico dei Tedeschi nel 1943 nel territorio di Latina.

(La città era stata occupata dagli Alleati e da poco bonificata; i tedeschi infettarono le terre con il plasmodio della malaria).

Le armi biologiche sono recentemente considerate armi terroristiche e messe al bando da svariate convenzioni internazionali.

Tuttavia si sospetta che Stati Uniti e Russia conservino abbondanti riserve di questi agenti nei loro laboratori.

Armi biologiche: tipi e modalità di diffusione

Come accennato in precedenza , per “arma biologica” s’intende sia un microrganismo patogeno, che le tossine prodotte da essi.

In ambito bellico, la diffusione dell’agente biologico avviene per nebulizzazione di una soluzione acquosa o una polvere ipersottile contenente il virus, il batterio o la tossina. Una seconda modalità di diffusione è rappresentata dal contaminazione sia essa delle schegge dovute all’esplosione delle bombe e dei proiettili, oppure di terreni o acque.

Bacillus anthracis (agente eziologico dell'antrace o carbonchio)

Come arma biologica di origine batterica, è considerata uno delle più terribili e micidiali; il B.antracis è un batterio in grado di sporificare, producendo spore ovali. Le spore si diffondono, e una volta maturati nel terreno, i batteri vengono facilmente ingeriti da altri animali erbivori o inalati.

Infatti quella da B.antracis è considerata una zoonosi, ossia un’infezione che dagli animali si può trasmettere all’uomo. Nell’uomo si manifesta in 3 forme: cutanea ( la più comune), gastrointestinale (attraverso l’ingestione di carne poco cotta proveniente da animali infetti) e polmonare (rarissima).

Tossine

Oltre ai batteri e virus, come armi biologiche sono frequenti i metaboliti prodotti da essi, come le tossine.

Tali metaboliti possono essere dispersi nell’ambiente,tanto che per la relativa facilità di produzione,vengono comunemente chiamati “l’atomica dei poveri”.

Le più note sono la tossina botulinica,la tossina tetanica e la tossina di alcuni funghi del genere Fusarium (che si diffonde nell’area-bersaglio in forma di polvere finissima, la cosiddetta “pioggia gialla”)

Armi biologiche: il “piano” di Kim Jong Hun

Come accennato prima, il Belfer Center for Science and International Affairs dell’Harvard Kennedy School ha stilato uno studio circa le armi biologiche prodotte in Nord Corea da Kim Jong Hun (tematica già tornata in primo piano in seguito all’assassinio del fratellastro del dittatore nordcoreano, avvenuto a febbraio 2017).

Armi che se utilizzate su larga scala, sono in grado di causare non solo decine di
migliaia di morti, ma anche creare panico e paralizzare le società. E sono numerose, più di quante se ne sta parlando in questi giorni di “minaccia nucleare”.

il programma

Il programma di produzione di armi biologiche da parte della Corea del Nord, secondo fonti sudcoreane, ha inizio nei primi anni ’60 del secolo scorso, in seguito ad epidemie di colera, tifo, tifo e vaiolo che hanno colpito il paese (a detta loro, causate da attacchi biologici da parte degli Stati Uniti).

La produzione di armi avverrebbe all’interno di alcuni laboratori nord coreani di ricerca per l’agricoltura; questo consentirebbe loro di nascondere gli agenti patogeni fino al momento della loro diffusione.

Tra gli agenti patogeni utilizzati, ceppi di Yersinia pestis e Bacillus anthracis 

Diffusione che avverrebbe attraverso vari mezzi (missili, droni, aerei e persino bombolette spray portatili) da persone altamente insospettabili,come personale delle pulizia e disinfezione.

Tali persone si potrebbero introdurre in modo indisturbato in diversi ambienti e locali pubblici disperdendo vaiolo o antrace con semplici spruzzatori.

Provocando migliaia di morti e feriti.

Forse li ha già provocati, secondo quanto sostenuto da questo rapporto dell’Harvard Kennedy School.

Secondo le testimonianze di transfughi nordcoreani, che affermano come il regime di Kim avrebbe effettuato sperimentazioni di armi chimiche e biologiche su soggetti umani.

SITOGRAFIA

http://tv.iltempo.it/home-tv/2017/10/24/video/corea-nord-produce-armi-biologiche-trump-allerta-i-bombardieri-nucleari-b52-1036903/

http://www.quotidiano.net/esteri/video/la-corea-del-nord-produce-armi-biologiche-lapresse-1.3485287

https://www.panorama.it/news/esteri/le-armi-biologiche-della-corea-del-nord-piu-pericolose-del-nucleare/

APPROFONDIMENTO:

https://www.belfercenter.org/sites/default/files/2017-10/North%20Korea%20Biological%20Weapons%20Program.pdf

 

 

 

 

 

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