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Marilyn Manson: il Reverendo che, dal 1969, ha sé stesso come Dio

James-LouisK.-Stevenson-320x320 Marilyn Manson: il Reverendo che, dal 1969, ha sé stesso come Dio

Il figlio dimenticato di Satana: storia di una contraddizione perenne

Lo chiamano Reverendo, ma il titolo gli è stato conferito da Anton LaVey, il fondatore della chiesa di Satana. Lo appellano come “figlio del demonio”, ma secondo lui “il satanismo è l’adorazione di noi stessi”.

E’ stato accusato per almeno un decennio, e molti ancora supportano questa teoria, di essere uno dei responsabili della strage della Columbine High School, avvenuta il 20 aprile 1999, ma negli anni ha devoluto migliaia di dollari in beneficenza.

Marilyn Manson è questo: prendere o lasciare. Il suo stesso nome è il simbolo della controversia della nazione che gli ha fornito i natali, gli Stati Uniti. Marilyn, come la Monroe icona degli anni ’60 che ha incantanto con le proprie movenze miliardi di uomini in tutto il mondo e Manson come Charles, come il pluriomicida con la svastica tatuata in fronte.

Fermarsi alla superfice dell’oceano che è la produzione musicale di Marilyn Manson appellandono, erroneamente, come un metallaro satanista è quanto di più errato ci possa essere. Le sue canzoni sono il frutto di un dramma interiore vissuto con la piena coscienza di essere i protagonisti indiscussi della propria vita, con la volontà incrollabile di far conciliare la propria essenza con il soddisfacimento, totale ed irrefrenabile, della propria libido.

I suoi maggiori successi

Il brano iconico del cantante, senza ombra di dubbio, è una cover dei Depeche Mode: Personal Jesus è un brano che racchiude la più pura essenza di Marilyn Manson, dall’esaltazione di sé stesso, il proprio unico Dio, alla religione vera e propria. La canzone ha, naturalmente, fatto il giro del mondo, ed è stata spesso preferita all’originale per la sponsorizzazione pubblicitaria di marchi e prodotti.

Un altro brano-emblema del cantautore è, paradossalmente, un’altra cover: si tratta di Sweet Dreams (are made of this). La canzone è stata riprodotta dai Marilyn Manson & the Spooky Kids nel 1995 all’interno di un lp composto esclusivamente di cover remixate. La canzone, grazie alla costante e continua rotazione su MTV, ha fatto il giro prima dell’America, e poi nel mondo, contribuendo a rendere il gruppo una solida realtà internazionale.

Heart Shape Glasses è il singolo di lancio del suo disco più celebre del cantante, Eat me, Drink me. Il cantante, fresco dal divorzio dalla prima, e finora unica, moglie, Dita Von Teese, la regina del burlesque, ha dedicato l’album alla propria ragazza, Evan Rachel Wood, dichiarando che in esso è racchiuso il vero Brian Warner, vero nome dell’artista americano. La canzone è, infatti, il racconto di un travolgente incontro d’amore in cui il cantante e protagonista della vicenda è destinato a perdersi negli occhi blu della compagna.

Oltre la musica: Marilyn Manson pittore e giornalista

Ma la musica non basta per espimere questa sua viscerale volontà di vita. Manson, infatti, è un artista a tutto tondo: nel corso degli anni, il cantante ha dimostrato la propria grande abilità nella pittura ad acquerello, arrivando a disegnare sia le copertine dei propri dischi, sia l’etichette della sua personalissima marca di assenzio, prodotta in Svizzera.

I quadri di Marilyn Manson sono visti dalla critica internazionale in maniera decisamente aspra, ma i fan stravedono, letteralmente, per le sue opere. Queste hanno avuto la fortuna di fare il giro del mondo, spaziando dall’austera Germania al folkloristico Messico.

Nei propri quadri, Marilyn Manson riesce a far trasudare tutta la propria essenza: l’utilizzo di colori nettamente contrastanti tra loro (come il bianco ed il nero che contraddistingue la maggior parte dei propri autoritratti) ed i colori pacchiani, ma, allo stesso tempo, particolari con cui il cantante ritrae scene di vite quotidiana rendono la sua arte pittorica una sorta di manifesto ideale per le proprie canzoni.

La pittura non è l’unico campo artistico con cui Manson si è cimentato, oltre alla musica. La leggenda di Marilyn Manson, infatti, nasce con un aneddoto legato al mondo della scrittura: ai tempi del college, infatti, Manson era ancora conosciuto come Brian Hugh Warner.

Il suo ingresso nel mondo della musica avvenne grazie alla laurea in giornalismo. Il giovane, infatti, era riuscito a farsi assumere da un noto giornale di musica della Florida e, tramite questo, aveva conosciuto ed incontrato i membri che sarebbero andati a comporre la sua prima band: i Marilyn Manson & the Spooky Kids.

Marilyn Manson

 

Phantasmagoria: il capolavoro incompiuto

Oltre alla scrittura ed alla pittura, Marilyn Manson è anche un fanatico di cinema. Nel 2004, infatti, tentò di realizzare quello che, ad oggi, è il più celebre e famoso progetto incompiuto del cantante.

Phantasmagoria, the vision of Lewis Caroll. Una pellicola cinematografica, prima destinata al solo web, poi estesa alle sale cinematografiche, mai completata, in cui il cantante avrebbe dovuto avere il triplo ruolo di regista, protagonista, nei panni dell’autore di Alice nel Paese delle Meraviglie, e compositore delle colonne sonore. Il film, naturalmente, sarebbe stato un horror con ampi tratteggi gotici, ma la pellicola non ha mai visto la luce del sole.
Su internet, infatti, è apparso solamente il trailer del film, ma la promessa del cantante è quella, prima o poi, di portare a compimento la propria opera.
Phantasmagoria non è l’unico progetto cinematografico del cantante. Marilyn

Manson è, infatti, un grande amico ed estimatore di Tim Burton, e il noto regista ha sfruttato le doti canore uniche di Brian Warner per comporre gran parte delle colonne sonore di “Nightmare before Christmas”. Inoltre, sempre in collaborazione con il noto regista, Marilyn ha concorso anche per il ruolo di Willy Wonka ne “La fabbrica di cioccolato”. Il ruolo è stato poi ottenuto da Johnny Deep, il quale ha dichiarato più volte di essersi ispirato proprio al cantante per interpretare al meglio il ruolo.

His Sweet Dreams are made of this

Regista, cantante, pittore e giornalista: Marilyn Manson è un’artista che, e si può dire, ha dato pienamente sfogo alla propria essenza, facendosi trascinare in un vortice di esperimenti che hanno contribuito a rendere completa la sua essenza.

Celebrare il cantautore americano come artista a tutto tondo è quanto di più doveroso si possa fare, e mi sembra necessario chiudere questo articolo con uno dei pezzi che hanno maggiormente contribuito a scolpire la figura di Marilyn Manson nell’olimpo delle leggende della musica di tutti i tempi.

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