Doveva scrivere a macchina. Con la penna o la matita non ci riusciva. gli piaceva il rumore a mitraglia dei tasti. L’aiutava a scrivere”.

Charles Bukowski, ‘Storie di ordinaria follia’

item_16030_01068178c2-960x838 Typewriter Day - il ticchettio mai dimenticato

C’è un suono che tutti noi conosciamo, un suono che ha rivoluzionato il mondo della comunicazione scritta dai primi decenni del Novecento: è il rumore della macchina da scrivere.

Quel ticchettio simultaneo dei tasti a contatto con le dita che ha dominato l’immaginario collettivo come oggetto simbolo di professioni romantiche ed elitarie, come quella del giornalista e dello scrittore, ma anche di professioni “nuove”, come quella della segretaria dattilografa, configurandosi così, negli anni di massima diffusione, anche come un simbolo di modernità e emancipazione femminile.

LA STORIA DELLA MACCHINA DA SCRIVERE

Nel XIX secolo molti hanno cercato di accaparrarsi il primato per aver inventato la macchina da scrivere, lo strumento che ha messo chiunque in condizione di scrivere bene e di farlo più in fretta.

Il primo ad aver inventato la macchina da scrivere è stato l’italiano Giuseppe Ravizza nel 1846 con scopi umanitari: questa macchina, infatti, doveva servire a far sì che anche i ciechi potessero scrivere.

Prima di lui un altro italiano, Agostino Fantoni, nel 1802 creò la sua versione di macchina da scrivere.

Furono almeno 52 gli inventori che in luoghi, tempi e modi diversi crearono un loro modello di macchina da scrivere.

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Fino al 1868, però, nessuno riuscì a mettere in commercio un modello di macchina da scrivere: da allora in poi il successo della macchina da scrivere fu un continuum per più di un secolo.

Uscirono modelli sempre più perfezionati: elettrici (per scrivere più veloce), con il correttore incorporato, capaci di cambiare stile di scrittura e perfino silenziosi.

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Riguardo la disposizione dei tasti si può dire che non ci siano state variazioni dal 1864 a oggi. La ragione è che la disposizione dei tasti, secondo lo schema QWERTY (parola formata dalle prime 6 lettere a sinistra della tastiera) era stata pensata per permettere alle dattilografe di scrivere velocemente, mettendo le lettere più usate a portata di dita. E anche per evitare che le più comuni coppie di lettere facessero incastrare i meccanismi della macchina da scrivere.

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Il Typewriter Day ci ricorda che mentre le tastiere possono essere la chiave per la letteratura moderna, il mondo in cui viviamo è stato concepito su una macchina da scrivere.

DUNQUE IN OCCASIONE DI QUESTO GIORNO

Se avete una macchina da scrivere, oggi è il giorno giusto per rispolverarla. Che siate copywriter o meno, sedetevi e iniziate a scrivere tenendo lontane le distrazioni digitali. Ascoltate tutti i rumori della macchina e scrivete, scrivete, scrivete. Non importa cosa, liberate i pensieri.

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